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Lo show al PalaTiziano: Roma Volley incanta

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giovedì, Maggio 2, 2024

Sta diventando un’abitudine delle domeniche romane. L’appuntamento con la Roma Volley al PalaTiziano può di vietare una consuetudine alla quale la città sta rispondendo sempre con una grande flusso di tifosi, di pubblico e di sostegno alle ragazze di Cuccarini. Le Wolves, promosse nella scorsa stagione in A1, possono essere considerate tranquillamente la rivelazione di questo 2023-24: dal lottare per la salvezza si ritrovano in zona playoff, con tanto margine sulla retrocessione diretta e non con troppa distanza dalle superpotenze come Chieri al quinto posto. Proprio una di queste superpotenze si è presentata al palazzetto di piazza Apollodoro: la Savino del Bene Scandicci. La prestazione è da ricordare, la più emozionante partita dell’anno giocata al palazzetto, un sogno sfumato solo al tie break, ma che consegna una grande certezza: questa squadra è da playoff, anche dopo la vicenda dall’addio di Celeste Plak.

Marta Bechis e Cuccarini ph. Ascanio Antolini Ossi

Roma-Scandicci, regalo di una speranza

Il PalaTiziano non è completamente sold out, come accaduto per la partita contro la Vero Volley di Paola Egonu. La partita inizia con un certo interesse da parte del pubblico che è destinato inevitabilmente a scemare quando Zhu Ting e Kate Antropova decidono di porre fine al primo set allungando, rompendo la parità e chiudendo la prima frazione sul 25-16. La solidità offensiva e soprattutto la varietà delle scelte a disposizione di coach Barbolini danno concretezza al dominio delle toscane anche nel secondo set: Parrocchiale riesce a disinnescare ogni attacco delle Wolves, quando poi Di Iulio (fino a quel momento era stata tenuta al riposo Ognjenovic) serve Antropova la sentenza è solo una, punto per Scandicci. L’italo russa conclude la partita con il titolo di MVP, e con 28 punti messi a segno, anche se il calo del terzo set regala una serata magica alla Roma e al pubblico del palatiziano.

Marta Bechis e Sofia Valoppi, ph. Ascanio Antolini Ossi

Sul finire di secondo set c’è anche il tempo per concedere a Bechis un po di riposo, e dal terzo (sul parziale di 25-16 25-14) la capitana trascina le Wolves. “Un palazzetto nel quale non abbiamo mai giocato ci ha fatto lasciare qualcosa”, Kate giustifica così il calo suo e della squadra nel terzo e quarto set. La scelta di Cuccarini, di schierare l’unica romana, Sofia Valoppi al posto del libero Ferrara si rivela vincente e la ventenne riesce a non sfigurare rispetto al suo alter ego dalla parte opposta della rete, la compagna di ruolo Beatrice Parrocchiale. L’80% di ricezioni positive è la statistica chiave della rimonta, che non si è interrotta neanche quando proprio una schiacciata di Antropova la colpisce in pieno viso, stordendola per qualche secondo. Le compagne si accertano insieme delle suo condizioni, e il palazzetto canta il suo nome, è la giusta spinta di adrenalina che le permette di guidare le Wolves al 26-24 nel terzo e al 25-21, nel quarto.

Britt Herbots, ph. Ascanio Antolini OSsi

Sono passate alcune settimane da quando Plak ha abbandonato la squadra, ma Roma sembra già aver dimenticato la breve parentesi dell’olandese e a far da padrona in attacco è Rivero, 17 punti che si sommano ai 15 di Bici. Correa pone fine al terzo set deciso ai vantaggi, si apre la strada per la rimonta e per il sogno di sconfiggere una delle contendenti al titolo. Nel quarto set la squadra di Cuccarini ottiene un vantaggio iniziale che riesce a mantenere, anche quando Barbolini manda in campo Herbots, la belga chiamata a far riposare Zhu ha sbagliato poco e niente, a differenza di Kate che qualche errore anche grave lo commette. Schwan mura Antropova, Bechis mette il punto esclamativo e invoca il coro a lei dedicato (sulle note del celebre motivetto che i tifosi del Napoli intonavano per Maradona). Rivero chiude il set nel tripudio festante del PalaTiziano, Roma ha conquistato un punto contro Scandicci e il sogno di battere una delle favorite per lo scudetto viene tenuto vivo anche da Bici fino al 6 pari del tie break. A quel punto l’allungo definitivo è di Scandicci che non perde dal primo novembre, mentre Roma si dirigerà a Novara per chiudere il girone di andata. Arrivare nelle prime otto a Natale signficiherebbe qualificarsi per la Coppa Italia, e stando alle avversarie di Vallefoglia (Vero Volley) e Busto Arsizio (Conegliano), il sogno può tenersi vivo.

Kate Antropova, ph. Ascanio Antolini Ossi

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