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L’angolo della Psicologa. “Quando l’autostima è un Lusso”.

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L’Angolo della Psicologa con la nostra Dott.ssa Marisa Nicolini (*)

QUANDO L’AUTOSTIMA E’ “UN LUSSO”

Nella nostra società dei consumi, frequentemente si cerca di compensare un Essere che annaspa tra mille difficoltà con un Avere sempre più a portata di mano (apparentemente). Fino alla Sindrome da Shopping Compulsivo. Di che si tratta?

Sarà capitato anche a voi di comprare qualcosa di nuovo per sollevarvi il morale in un momento di stress… Niente di grave, se si tratta di eventi sporadici. Quando, però, gli acquisti si fanno troppo frequenti ed eccessivi, tanto da non poterne fare a meno, allora il problema è più serio.

Lo shopping compulsivo, la mania di dare fondo ai propri (e, ahimé, altrui!!) risparmi spinti dal bisogno irrefrenabile di comprare, possedere, esibire, è una patologia a tutti gli effetti, descritta clinicamente per la prima volta nel 1915 e oggi in crescita, per via del massiccio bombardamento pubblicitario a cui siamo sottoposti, nonostante la crisi.

Rientra tra i comportamenti ossessivo-compulsivi: secondo numerose ricerche, soffrirebbe di shopping compulsivo dal 3 al 5% della popolazione adulta e sarebbe più diffuso tra le donne fra i 17 e i 30 anni.

Quali sono le cause di questa sindrome? I clinici sono concordi nell’affermare che la dipendenza dall’acquisto sia, in effetti, l’espressione di un sottostante disturbo psichico di natura diversa: depressione, ansia o bisogno di essere accettati dagli altri perché si soffre di bassa autostima.

Con l’acquisto si tenta di compensare le carenze che più o meno consapevolmente si sente di avere, come una bassa autostima, appunto, o la paura di apparire poco desiderabili. È come se nell’Io ci fossero dei “buchi neri” che lo rendono fragile, bisognoso dell’altrui approvazione e di gratificazioni immediate: da qui nasce il bisogno impellente di fare acquisti (bisogno, e non semplice desiderio!), come tentativo di colmare quei buchi neri. Comprare cose materiali diventa, dunque, il ‘medium’ per appagare un bisogno affettivo.

Ecco perché spesso ci si rifugia nell’acquisto di beni di lusso: Si innesca, infatti, il seguente ‘sillogismo’ nella mente dell’acquirente compulsivo:più le cose sono costose = più valgono le cose = più vale la persona che le possiede.

Al primo posto tra gli oggetti della “febbre da acquisto”, per quanto riguarda le donne, ci sono i capi d’abbigliamento, seguiti da cosmetici, scarpe e gioielli: tutti elementi riconducibili all’immagine da valorizzare, ossia a cui dare valore (economico, se non esistenziale!). L’uomo, invece, predilige simboli di potere e prestigio come telefonini, computer portatili e attrezzi sportivi.

marisa 27 luglio 2

Poiché la smania di fare acquisti a livello patologico è una vera e propria dipendenza (come la tossicofilia, l’alcolismo, il gioco d’azzardo, ecc.), per parlare di shopping compulsivo è necessario che vengano soddisfatte le seguenti condizioni:

  1.  Si ricorre agli ‘acquisti forzati’ più di un giorno a settimana
  2. La compulsione ad acquistare si manifesta, ad un certo punto della vita di una persona, come una nuova modalità non esistente prima
  3. Il piacere maggiore deriva dall’atto in sé del comprare
  4. Il costo delle spese effettuate supera notevolmente le disponibilità economiche della persona
  5. Solitamente vengono acquistati oggetti e accessori di cui la persona non ha necessariamente bisogno, magari in duplice quantità o più e,  spesso, non vengono nemmeno aperti o usati
  6. La persona prova una vera e propria smania di fare acquisti”, una forte attivazione fisiologica che non si placa se non vengono effettuate compere; inoltre, nel caso in cui, a causa di un imprevisto, non è possibile recarsi a fare shopping, l’individuo può arrivare a sperimentare un forte stato d’ansia e nervosismo
  7.  La compulsione ad acquistare provoca un disagio notevole nella vita della persona a livello economico, psicologico e familiare, fino a diventare motivo, o concausa, di separazione coniugale (eventualmente con addebito al partner che, con la sua patologia, ha determinato la rottura del matrimonio. Cfr. http://www.altalex.com/index.php?idnot=65368 ).

Recentemente, l’uso di Internet ha contribuito a creare nuovi modi di soddisfare la mania di comperare, tanto che si parla anche di shopping compulsivo online. Il web, infatti, consente all’individuo di cedere alla propria “passione” senza essere visto (giudicato)dagli altri; attraverso accurate ricerche, inoltre, è possibile accedere ad una vasta gamma di prodotti, provenienti da diverse parti del mondo e senza l’utilizzo del denaro contante. Tutte queste caratteristiche, insieme all’intensa sensazione di piacere derivante dall’atto in sé dell’acquisto, portano la persona ad ammettere con notevole difficoltà il fatto di avere un problema.

Ricordiamo, infine, che icompratori compulsivi chiedono aiuto specialistico generalmente sotto pressione dei familiari, dopo avere creato loro pesanti conseguenze a livello economico, lavorativo ecc..

Consigli per gestire la mania per gli acquisti

  1. Partendo dall’evidenza che più si vieta una cosa, più questa diventa desiderabile, è preferibile evitare di imporre di cedere alla tentazionedi fare acquisti, poiché il divieto prepara il terreno per una totale perdita di controllo.
  2. Sulla base di questa premessa, potrebbe essere utile, per esempio, decidere di spendere solo entro un determinato budget, oltre il quale non andare.
  3. Nel caso in cui ci si senta in preda alla voglia di acquistare, potrebbe essere utile, anziché imporsi di non cedere all’impulso, scegliere di posticipare l’acquisto a un’ora dopo la comparsa del desiderio stesso.
  4. E’ utile monitorare, mentre si stanno facendo acquisti, con una sorta di diario delle spese”, tutto ciò che si compra, segnando il nome del negozio, il prezzo, la quantità, il colore dell’oggetto acquistato ecc…
  5. Nel caso in cui, lacompulsione all’acquisto provochi un disagio notevole nella vita della persona, è consigliabile rivolgersi ad uno psicoterapeuta per intraprendere un trattamento finalizzato al superamento della dipendenza e delle sottostanti fragilità caratteriali o disturbi psicologici che possono averla determinata.

Criteri diagnostici per la dipendenza da shopping

Lo shopping compulsivo si configura come un disturbo del comportamento quando si verificano queste condizioni:

• quando il denaro investito per lo shopping è eccessivo rispetto alle proprie possibilità economiche;

• quando gli acquisti si ripetono più volte in una settimana;

• quando gli acquisti perdono la loro ragione d’essere: non importa che cosa si compri, se abiti, CD, profumi, lampade o prosciutti; ciò che conta è comprare, soddisfare un bisogno inderogabile e imprescindibile che spinge a entrare in un negozio e uscirne carichi di pacchi;

• quando lo shopping risponde a un bisogno che non può essere soddisfatto, per cui il mancato acquisto crea pesanti crisi di ansia e frustrazione;

• quando la dedizione agli acquisti compare come qualcosa di nuovo rispetto alle abitudini precedenti.

E tu, sei a rischio di cedere alla tentazione di comprare in modo compulsivo? Prova a rispondere alle domande del test a questo link http://www.nienteansia.it/test/test-shopping-compulsivo.html

E ricorda: niente può darti la sensazione di essere vivo e di avere un senso nel mondo quanto una sana fiducia in te stesso!

Buone vacanze a tutti i lettori!

Dott.ssa Marisa Nicolini

La Dott.ssa Marisa Nicolini è psicologa e psicoterapeuta, abilitata all’insegnamento della Psicologia Sociale e Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale di Viterbo.

E’ membro del Comitato Scientifico del CSC – Centro studi Criminologici, Giuridici e Sociologici.

Collabora, tra l’altro, con la Casa di Cura “Villa Rosa” di Viterbo e con la “Clinica Parioli” di Roma e riceve presso lo Studio di Psicologia Clinica e Giuridica in Via A. Polidori, 5 – Viterbo, cell. 3288727581, e-mail m_nicolini@virgilio.it

Collabora con le Associazioni AIAF (Avvocati di Famiglia e Minori) e Donne per la Sicurezza onlus.

Potete conoscere meglio le sue attività ai seguenti link:

www.marisanicolinipsicologaviterbo.freshcreator.com

http://psicologanicolini.oneminutesite.it

Inoltre potete seguire le sue attività consultando la pagina Facebook http://www.facebook.com/pages/Studio-di-Psicologia-Clinica-e-Giuridica-Drssa-Marisa-Nicolini/177076385739068?ref=ts&fref=ts

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