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L’Angolo della Psicologa. Dialogo con i nostri lettori.

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Da oggi partirà l’Angolo della Psicologa con una frequenza quindicinale. Vogliamo aprire un dialogo tra i lettori di Informazione Quotidiana e la nostra Psicologa. Potete proporle riflessioni e quesiti inviando una email a: redazione@informazionequotidiana.it.

Ed ora Buona lettura!!

I MOLTI SIGNIFICATI DEL LAVORO

Come combattere i rischi della grande depressione

(economica e psicologica)

Il lavoro allontana tre grandi mali: la noia, il vizio ed il bisogno.
Voltaire

Credo che ognuno di noi sia cresciuto con l’idea che “Il lavoro nobilita l’uomo”, conferendogli un senso di efficacia e di autonomia che si sostanzia nel valore, davvero sommo, della Libertà. Il lavoro per l’essere umano (con tutte le differenziazioni uomo-donna succedutesi nella storia) è sempre stato il mezzo per adempiere, sia biologicamente che psicologicamente, al grande progetto di produrre, generare, e non solo “ricchezze” materiali, ma anche sociali: dalla sicurezza economica deriva (oggi come nel passato) la possibilità di rendersi autonomo dalla famiglia di origine e di costruire una propria famiglia e procreare.

E’ in aumento il tasso di disoccupazione, prevalentemente tra gli uomini (le donne, purtroppo, sono da sempre più sottoccupate del sesso maschile) e i giovani sotto i trent’anni. Chiediamoci quali prospettive possono avere i nostri ragazzi, e con quali ripercussioni psicologiche.

Altro dato allarmante è la perdita di lavoro (licenziati, esodati, ecc.) tra gli ultracinquantenni, che difficilmente possono re-inventarsi un’occupazione.

L’estrema risposta a questo disagio ci viene dalle fredde cifre relative ai suicidi per motivi economici. Come recentemente precisato in un Seminario promosso dall’Ordine dei Medici di Viterbo, il tasso di suicidi in Italia è in aumento e non solo tra i malati psichici, ma proprio tra le vittime della recessione economica, tra cui disoccupati e, questa è la novità, imprenditori in sofferenza finanziaria.

Recessione è quando il tuo vicino perde il lavoro.

Depressione è quando lo perdi tu.

Panico quando lo perde anche tua moglie.
Harry S. Truman

 

Anche i dati diffusi da Eures (il portale europeo della mobilità professionale) sui suicidi in Italia sono a dir poco allarmanti. E’ in crescita il numero di chi si toglie la vita soprattutto nelle regioni del centro-nord, la fascia più a rischio è quella compresa fra i 45 e i 64 anni e cresce l’allarme circa le conseguenze, anche psicologiche, in chi si sente inattivo e demoralizzato.

E’ questo il volto umano della crisi: vissuti individuali che sconfinano nell’abbassamento dell’autostima, peggioramento dell’immagine di sé, perdita di speranza, sensazione di vuoto e di non potersi costruire un futuro né sociale, né familiare. Una simile visione è l’antitesi della pulsione di vita che fisiologicamente ci spinge in avanti, a fare per essere: dunque, se non posso fare, non posso essere. E il non-essere è esattamente una condizione predisponente all’ansia e alla depressione, con tutta la sequela di sintomi ed esiti possibili anche in base ai tratti di personalità individuali.

Sempre più spesso nella nostra professione clinica incontriamo persone in profonda crisi di identità e relativo abbassamento del tono dell’umore per ragioni connesse alla crisi economica e il sostegno psicologico fornito è primariamente finalizzato a consentire loro di accedere alle proprie risorse interne e, per quanto possibile, potenziarle per rispondere allo stress derivante dalla ipo- e in-attività, ovvero aumentare la resilienza.

Spesso le grandi imprese nascono da piccole opportunità.
Demostene

Poiché le condizioni psicologiche di ognuno hanno una profonda influenza sulla salute, dobbiamo far leva  sulle capacità di reazione e sulle risposte che individualmente diamo ai problemi, anche di fronte a quelli legati all’occupazione.

La Psicologia Positiva dimostra che occorre far fronte alle emozioni non lasciandosi andare ad esse in modo distruttivo, bensì assumendo un atteggiamento razionale, riflessivo e propositivo. Bisogna, infatti, lavorare su se stessi e prefiggersi con chiarezza delle mete da raggiungere gradualmente:

  1. definire quali siano i nostri obiettivi (per focalizzare l’ambito su cui concentrare risorse e sforzi e non disperdersi emotivamente);
  2. guardarsi intorno e fare un adeguato esame di realtà (per studiare i possibili campi di azione verso cui indirizzarsi con maggiori probabilità di successo);
  3. trovare le risorse e farne derivare i comportamenti più idonei per avvicinarsi all’obiettivo.

Qualcuno potrà dire “Sembra facile, ma non lo è!”, qualcun altro potrà affermare “Spetta alla politica rimettere in moto l’economia!”: tutto vero!

Ma la Biologia con Darwin ci dimostra che l’essere con maggiori probabilità di successo evolutivo non è il più forte, ma quello più duttile al cambiamento, e la Storia ci insegna che non esiste motore più potente della volitività di individui pronti ad attivarsi in ogni modo per costruire il proprio futuro.

Insomma, il messaggio da far giungere ai giovani e a chi più risente psicologicamente della crisi è che occorrono competenze, originalità, organizzazione nella creatività. Senza rinunciare, costruttivamente, ai propri sogni.

Dott.ssa Marisa Nicolini

La Dott.ssa Marisa Nicolini è psicologa e psicoterapeuta, abilitata all’insegnamento della Psicologia Sociale e Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale di Viterbo.

Collabora, tra l’altro, con la Casa di Cura “Villa Rosa” di Viterbo e con la “Clinica Parioli” di Roma e riceve presso lo Studio di Psicologia Clinica e Giuridica in Via A. Polidori, 5 – Viterbo, cell. 3288727581, e-mail privata m_nicolini@virgilio.it

Potete conoscere meglio le sue attività ai seguenti link:

www.marisanicolinipsicologaviterbo.freshcreator.com

www.psicologaviterbo.it

http://psicologanicolini.oneminutesite.it

http://www.reteimprese.it/marisanicolini

http://sito24.com/templates/template.php?nome=drssanicolini

02 Novembre 2012

 

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