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LA POSIZIONE DELLA LEGA SUL TEMA DELLA RIFORMA DEGLI ITS

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giovedì, Maggio 2, 2024

Si riportano di seguito, per conoscere la posizione della Lega sul tema della riforma degli ITS, un abstract dagli Atti Parlamentari relativi alla proposta di legge (Atto Camera 2946) presentata dall’on. Angela Colmellere ed alcune risposte al questionario di IQ sulla situazione degli ITS nel Lazio, del Dottor Maurizio Politi, dirigente della Lega Lazio, già Capogruppo della Lega con Salvini per Roma Capitale.

Si ricorda che il testo dell’on. Colmellere è stato poi assorbito nell’ambito della discussione che ha portato alla redazione da parte della Commissione Istruzione e Cultura della Camera di un testo unificato , che è stato successivamente approvato all’unanimità dall’Assemblea di Montecitorio.

L’On. Angela Colmellere.

La proposta ( A.C. 2946) dell’on. Colmellere mira ad assicurare uno sforzo sinergico delle filiere produttive e delle filiere formative, con il coinvolgimento degli enti territoriali e delle imprese di ciascun territorio, finalizzato a preparare tecnici specializzati in linea con le esigenze del mercato del lavoro, dotati di una competenza tecnica e tecnologica che ricalchi le forme di qualificazione e di riqualificazione professionali del mondo del lavoro e della produzione al fine di azzerare il disallineamento (mismatch) tra domanda e offerta di lavoro. La proposta si compone di sei articoli. L’articolo 1 stabilisce che le fondazioni ITS – che assumono la denominazione di Fondazioni Smart Academy – costituiscono parte del sistema educativo nazionale e, insieme alle università e alle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, sono preposte all’istruzione superiore e, in particolare, alla formazione terziaria professionalizzante. Per la costituzione e per la gestione delle Fondazioni Smart Academy è necessaria la presenza dei seguenti soggetti: la scuola, l’ente di formazione professionale, l’università e almeno due imprese. Esse rispondono alle esigenze culturali e professionali espresse dallo sviluppo dei nuovi modelli produttivi e di servizi connessi con la trasformazione digitale delle imprese nei diversi settori del comparto economico. In questa ottica, le Fondazioni Smart Academy sono chiamate ad assicurare una formazione finalizzata alla creazione di un’infrastruttura immateriale dei processi e dei prodotti nei settori della manifattura, dei servizi e delle tecnologie, per favorire la costituzione di reti di imprese competitive nel mercato del lavoro digitalizzato e globale. 5 L’articolo 2 prevede che alle fondazioni si applichino le norme generali di diritto privato e quelle del codice civile sulle Fondazioni, che le stesse siano riconosciute quali soggetti accreditati presso il Ministero dell’università e della ricerca come organismi di ricerca e diffusione della conoscenza che favoriscono l’attivazione di contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca. Per la costituzione e la gestione delle Fondazioni Smart Academy è necessaria la presenza dell’ente di ricerca di riferimento. Le Fondazioni sono autorizzate a svolgere le attività di intermediazione di manodopera a condizione che rendano pubblici e gratuitamente accessibili nei relativi siti internet istituzionali i curricula dei propri studenti. Le imprese che beneficiano degli incentivi e delle agevolazioni previsti dal Piano nazionale industria 4.0 possono avvalersi delle capacità formative delle Fondazioni Smart Academy, partecipare alla loro governance, sostenerne le attività attraverso l’attivazione di contratti di apprendistato di alta formazione e di ricerca, in favore dei tecnici in formazione. Alle Fondazioni si applicano le disposizioni di cui al capo II del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184, in materia di riscatto degli anni di studio a fini pensionistici, di agevolazioni fiscali, di deducibilità delle rette versate, dei contributi erogati e delle erogazioni liberali in favore delle scuole del sistema nazionale di istruzione. L’attuazione delle disposizioni è demandata ad un regolamento da adottare con decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con i Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. L’articolo 3 istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri la Cabina di regia per il coordinamento del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e delle fondazioni smart academy. La cabina è composta da rappresentanti dei Ministeri dell’istruzione, del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico, delle regioni e delle associazioni delle imprese più rappresentative a livello nazionale. La Cabina di regia approva, con un piano triennale, le linee di indirizzo per gli investimenti nazionali e per il corrispondente potenziamento della presenza territoriale delle Fondazioni Smart Academy dei settori tecnologici innovativi, assicurando che l’offerta formativa sia sempre coordinata a livello nazionale. Essa provvede al monitoraggio della corrispondenza tra i fabbisogni formativi e produttivi delle imprese del Piano nazionale industria 4.0 rilevati e i percorsi elaborati congiuntamente dalle fondazioni smart academy e dalle rappresentanze datoriali oltre a identificare i principali fattori di sviluppo di gruppi produttivi che sono caratterizzati da elementi di innovazione tecnologica, in conformità a quanto previsto dal Piano nazionale industria 4.0, e che sono atti a garantire una formazione professionale coerente con le esigenze competitive delle imprese e percorsi di inserimento occupazionale per giovani tecnici. L’articolo 4 stabilisce che, al fine di offrire alle imprese di industria 4.0 le opportunità di determinare nuovi profili professionali, le fondazioni istituiscono percorsi di formazione destinati ai soggetti titolari di contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca, di età compresa tra diciotto e ventinove anni. Le Fondazioni propongono nella propria offerta formativa anche percorsi brevi di formazione continua per i soggetti inattivi e per i lavoratori delle imprese che necessitano di riqualificare e aggiornare le proprie competenze e conoscenze con riferimento alle nuove tecnologie. L’articolo 5 stabilisce che alle Fondazioni possono accedere, previa selezione pubblica, coloro che sono in possesso di un diploma quinquennale o di un certificato di istruzione e formazione tecnica superiore. Le Fondazioni, a conclusione della frequenza positiva dei percorsi formativi di quattro semestri, sono abilitate al rilascio del diploma di tecnico superiore, corrispondente al V livello del Quadro europeo delle qualifiche, e del relativo supplemento al diploma di cui al decreto direttoriale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 389 del 5 marzo 2019. A conclusione della frequenza positiva dei percorsi formativi di sei semestri, i tecnici interessati a proseguire il percorso di studio a livello universitario richiedono alle Fondazioni la certificazione necessaria. I Ministeri dell’istruzione e dell’università e della ricerca, d’intesa con le regioni, 6 definiscono uno schema di accordo quadro per il riconoscimento da parte delle università dei livelli formativi certificati dal diploma conseguito nel quale è definito il numero minimo di crediti formativi universitari riconosciuti per ciascuna figura professionale. L’articolo 6 stabilisce che la Cabina di regia prevede modalità e risorse per percorsi di orientamento tra i giovani delle scuole secondarie di secondo grado e dei centri di istruzione e formazione professionale regionali finalizzati alla conoscenza delle filiere professionalizzanti attraverso esperienze laboratoriali presso le fondazioni smart academy o stage nelle imprese. La Cabina di regia predispone azioni di formazione mirate per favorire la scelta di percorsi di studio e di lavoro nel settore tecnico e scientifico anche da parte delle donne. Si prevedono quindi le necessarie modifiche statutarie per le Fondazioni del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore già esistenti e la promozione dell’accreditamento delle Fondazioni Smart Academy da parte delle regioni ai fini della formazione superiore e formazione continua” .

INTERVISTA AL DOTTOR MAURIZIO POLITI, DIRIGENTE DELLA LEGA LAZIO, GIA’ CAPOGRUPPO LEGA IN ASSEMBLEA CAPITOLINA.

1) Dottor Politi, considerata l’attuale situazione del mercato del lavoro, secondo Lei un giovane uscito dalle Scuole Secondarie Superiori ha un orientamento nelle scuole e nella società adeguato a fare una scelta su dove e come proseguire gli studi? E cosa bisognerebbe fare per accrescere la conoscenza delle opportunità formative ed occupazionali offerte dai corsi di alta formazione specialistica come quelli delle Fondazioni degli Istituti Tecnici Superiori (ITS)?

La scelta che ogni ragazzo affronta è spesso una decisione che determina il resto della vita lavorativa. Negli anni sono stati fatti numerosi passi avanti nell’orientamento dello studente, ma tanto resta da fare. Dalla base, che possiamo definire “antropologica” della scelta, tra una formazione di carattere umanistico piuttosto che tecnico, alla rispondenza delle professionalità di formazione scolastica alle nuove e vecchie esigenze del mercato del lavoro. Le fondazioni degli ITS hanno questa funzione e vanno rafforzate, soprattutto nel quadro delle risorse del PNRR.

2) Come Lei sa, molte aziende ma soprattutto quelle del settore chimico-farmaceutico e dei dispositivi medici, prevalentemente tra Roma e Pomezia, spesso non riescono a trovare tecnici qualificati in questo comparto in forte espansione anche grazie all’export, cosa potrebbe fare la Regione Lazio per favorire questo incontro ed incentivare le aziende a far svolgere stage, anche remunerati, agli studenti dei corsi per le Nuove Tecnologie della Vita?

La riforma attualmente in discussione mira ad allineare le richieste sul mercato di determinate competenze lavorative con i percorsi di studi tecnico-didattici. Elemento innovativo è l’armonizzazione dei programmi di formazione sulla base delle esigenze territoriali. Siamo chiamati ad una competizione che assume sempre più contorni globali, dove far emergere le singole eccellenze o vocazioni locali. Una parte dei fondi del PNRR saranno impiegati nella formazione, e la possibilità, nonché gli incentivi alle aziende per gli stage professionalizzanti ne rappresentano una priorità.

3) Infine, per quanto riguarda il diritto allo studio, competenza sicuramente regionale, cosa si sentirebbe di raccomandare al Consiglio Regionale del Lazio per investire anche in strutture residenziali, oltre che in mense e borse di studio, come quelle universitarie, da dedicare agli studenti meritevoli delle Fondazioni ITS? Magari cofinanziando progetti previsti dal PNRR in questo ambito?

L’attuale DiSCo, ex Laziodisu, ha proprio questo compito, ma negli anni le risposte offerte si sono dimostrate al di sotto delle aspettative. Lo strumento delle borse di studio, che prevedano anche risorse idonee per un alloggio, potrebbero rappresentare una piccola soluzione. Le risorse europee in arrivo possono essere destinate anche a questo.

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