Home Il Territorio LA FERROVIA CHE CAMBIERA’ CANTON TICINO E LOMBARDIA

LA FERROVIA CHE CAMBIERA’ CANTON TICINO E LOMBARDIA

0
Il Ministro Plenipotenziario Marcello Fondi, Console Generale d'Italia a Lugano con il Presidente di IEA Achille Colombo Clerici

Istituto Europa Asia IEA Europe Asia Institute 
Conferenza a Lugano su Alptransit. Lo studio di Lanfranco Senn
LA FERROVIA CHE CAMBIERA’ CANTON TICINO E LOMBARDIA

Per la galleria ferroviaria di base del San Gottardo, la più lunga del mondo con i suoi 57 km, sono ormai definitive le date dell’inaugurazione ufficiale – prima settimana di giugno 2016 – e quella dell’apertura al traffico con il nuovo orario – 11 dicembre 2016 -. Seguirà, nel 2020, l’apertura della galleria sotto il Monte Ceneri di 15 km. Dal 2018 dovrebbero pure essere finalmente in funzione anche i collegamenti transfrontalieri Como-Chiasso, Mendrisio-Varese, Gallarate-Malpensa.

Se ne parla mercoledì 9 dicembre, ore 17,15, a Trevano-Lugano nell’Aula Magna Supsi in una conferenza aperta al pubblico organizzata dall’Associazione Carlo Cattaneo e dal Consolato Generale d’Italia di Lugano in collaborazione con Aspan-Associazione svizzera per la pianificazione del territorio, Sezione Ticino. Interverranno Adriano Cavadini, già Consigliere nazionale, economista-consulente, membro del gruppo di lavoro creato dal Consiglio di Stato; Lanfranco Senn, Università Bocconi di Milano, direttore del Centro di Economia regionale dei trasporti e del turismo, autore dello studio “Il Corridoio multimodale Italia-Svizzera”; Remigio Ratti, già Consigliere nazionale, esperto di traffici internazionali, membro del Gruppo cantonale di riflessione Alptransit Ticino. Moderatore Giancarlo Dillena, Direttore del Corriere del Ticino.

Alptransit, la colossale infrastruttura ferroviaria transalpina voluta dalla popolazione svizzera nel 1992 attraverso un referendum nonostante l’imposizione di una tassa per raccogliere i 20 miliardi di franchi del costo, modificherà profondamente l’economia, il turismo, gli insediamenti, la demografia stessa di un Canton Ticino sempre più urbano, transfrontaliero e con una popolazione in costante invecchiamento. E  ridurrà notevolmente la durata e i costi dei collegamenti con il centro-nord Europa dalla e per la Lombardia, consentirà un maggiore trasporto di merci, toglierà dalle autostrade centinaia di migliaia di tir attraverso gli scali intermodali, dove le merci passano dai camion ai treni e viceversa. E le prospettive sono di ben più vasta portata.

Secondo uno studio di Senn, Alptransit – Sempione più Gottardo –  rappresenta uno snodo fondamentale nella realizzazione del Corridoio multimodale Genova-Rotterdam, uno dei 9 «assi ferroviari» considerati strategici dall’UE per il trasporto delle merci e il trasferimento dei traffici dalla strada alla rotaia, destinato a mettere in collegamento il Mare del Nord e il Mediterraneo.

Attraverso il Corridoio può essere potenzialmente movimentato il 33% dell’export e il 22% dell’import della Lombardia. Attraverso Sempione e Gottardo transitano circa 35,2 milioni di tonnellate di merce all’anno, di cui il 63% su ferro. La realizzazione di un “Corridoio 4 metri” lungo l’asse del San Gottardo aprirà ulteriori segmenti di mercato al traffico merci su rotaia, migliorandone la produttività.

In particolare, la realizzazione di questi interventi infrastrutturali permetterà di modificare radicalmente il modello d’esercizio ferroviario sull’asse Italia-Svizzera. A fronte di 760.000 spedizioni nel 2011 si prevedono 1.100.000 spedizioni nel 2020 e 1.200.000 spedizioni nel 2030.

L’aumento di traffico, se non supportato da adeguati investimenti nei terminal, provocherà una crisi di capacità nei terminal della Lombardia al 2020. I terminal dovranno gestire circa 420.000 spedizioni aggiuntive rispetto ad oggi. In assenza di adeguamento della loro capacità in Italia, i treni dovrebbero attestarsi in “ipotetici” terminal in Ticino, non previsti allo stato attuale e con ingenti problemi di collocazione nel territorio.

La “Dichiarazione di Intenti” firmata il 17/12/2012 dai Governi di Italia e Svizzera prevede l’impegno di entrambi i Paesi per incrementare l’interoperabilità delle reti ferroviarie nazionali agendo attraverso:

1. Interventi sui terminali nel Nord Italia: terminal di Novara, Alessandria e Milano Smistamento (con Segrate) come azioni infrastrutturali prioritarie;

2. Azioni per lo sviluppo dell’infrastruttura: adeguamento modulo (750 m) e sagoma (P/C80) sul corridoio del Gottardo (Chiasso e Luino) e su quello del Sempione;

3. Interventi per aumentare la qualità dei servizi viaggiatori tra i due Paesi.

4. Adozione di misure convergenti per il finanziamento di queste opere, con disponibilità della Svizzera a farsi carico degli interventi nei quali l’Italia non può garantire il finanziamento e i tempi di consegna concordati;

5. Azioni per il mutuo riconoscimento sulle reti ferroviarie del materiale rotabile, delle qualifiche professionali, dell’accesso alla rete e degli standard di sicurezza.  Dei 24 interventi analizzati ne risultano finanziati 14, per una disponibilità di 972 milioni (circa 33%) su 2,7 miliardi di costo complessivo.

Se gli interventi previsti non dovessero essere effettuati –  conclude Lanfranco Senn –  si correrebbe il rischio di un colossale imbuto che coinvolgerebbe il Cantone Ticino, le province di Como e Varese e l’intera area milanese. Vi è dunque un interesse reciproco di Italia e Svizzera a procedere spediti sulla strada della modernizzazione.

Il Ministro Plenipotenziario Marcello Fondi, Console Generale d'Italia a Lugano con il Presidente di IEA Achille Colombo Clerici
Il Ministro Plenipotenziario Marcello Fondi, Console Generale d’Italia a Lugano con il Presidente di IEA Achille Colombo Clerici

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version