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La Cooperativa Capodarco: «Posti di lavoro a rischio per un errore Inps»

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La denuncia della presidente Roberta Ciancarelli: «L’ente ha scambiato un credito di 3.200 euro per un debito e abbiamo ricevuto un Durc irregolare che ci estromette da molte gare in tutta Italia»

«Siamo finiti al centro di una situazione kafkiana. Per un’errata valutazione dell’Inps abbiamo ricevuto un Durc irregolare: 3mila e duecento euro di credito contributivo sono stati, inspiegabilmente, confusi dall’Inps per un debito. E questo rischia di crearci dei danni pesantissimi e mettere in pericolo moltissimi posti di lavoro, anche di disabili». La denuncia è di Roberta Ciancarelli, ex amministratrice giudiziaria e attualmente Presidente della Cooperativa Sociale Capodarco. L’ente gestisce in tutta Italia servizi importanti per la Pubblica Amministrazione e i cittadini (come i Cup di numerose Asl di Roma e Lazio), è aggiudicataria di grandi gare d’appalto per un valore complessivo superiore a 100 milioni di euro e versa annualmente circa 2 milioni di euro in contributi all’Inps.

L’appalto a rischio con la Asl Roma 2

Ma per un errore dell’Inps, come dice la Ciancarelli, il Durc, ovvero il Documento unico sulla regolarità contributiva, risulta in debito per un cifra irrisoria rispetto ai bilanci aziendali, ma che rischia di estromettere la Cooperativa da gare d’appalto con molti posti di lavoro, come quella con la Asl Roma, per cui Capodarco gestisce i servizi amministrativo con 300 persone impiegate, fra cui molti disabili. « Alcune amministrazioni pubbliche, anche di fronte a ricorsi ancora da definire, stanno escludendo la Cooperativa da appalti regolarmente aggiudicati e fondamentali per la sua sopravvivenza, come nel caso della Asl Roma 2», denuncia anche la Presidente , che aggiunge: «La sopravvivenza diCapodarco (e quella dei soci e lavoratori) è messa in serio pericolo, nonostante l’Inps di competenza avesse già riconosciuto che nessuna somma era dovuta. Sarebbe assurdo mettere tutto a rischio solo per 3.200 euro, quando gestiamo circa 1.800 posizioni al mese».

Procedure di mobilità

Secondo la Cooperativa , la vicenda è paradossale perché Capodarco risulta creditrice nei confronti dell’Istituto previdenziale per oltre 300 mila euro: «Questa situazione ha imposto alla Cooperativa la necessità di ricorrere in sede amministrativa e civile, nella speranza di veder riconosciute le proprie ragioni, altrimenti sarà costretta a mettere in atto procedure di mobilità per oltre 1.800 persone di cui circa il 40% disabili. Nel frattempo, per chiarire come sia possibile la discrasia che trasforma un credito in debito e consente contemporaneamente la presenza di un Durc positivo ed uno irregolare, il tribunale ha richiesto un chiarimento all’Inps che chiama in causa direttamente il presidente dell’Istituto Tito Boeri.

«Un’azienda risanata»

«La Cooperativa – conclude Roberta Ciancarelli – è un’azienda sana che esce nel 2017 da un anno di Amministrazione Giudiziaria che l’ha vista rientrare in un percorso di legalità e trasparenza riconosciuto dal Tribunale, e ancora oggi è sottoposta ad un controllo giudiziale a garanzia del suo corretto operato. In questi mesi è stato messo in campo un profondo sforzo di cambiamento organizzativo e gestionale che ha coinvolto la maggior parte dei soci lavoratori; sarebbe drammatico dover subire una crisi aziendale determinata da un fattore totalmente esterno alla Cooperativa e addebitabile esclusivamente ad un caso di burocrazia paradossale».

 

(Fonte Corriere della Sera – https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_maggio_16/comunita-capodarco-posti-lavoro-rischio-un-errore-inps-86d3f870-592b-11e8-a92f-c55317f6ffa7.shtml )

Dott.ssa Roberta Ciancarelli, Presidente Cooperativa Capodarco

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