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LA BANCA D’ITALIA PILASTRO DELLA RINASCITA DEL PAESE

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Foto: Giuseppe Soprenzetti con Achille Colombo Clerici pres. IEA

“Paolo Baffi, via Nazionale e gli economisti stranieri 1944-1953” LA BANCA D’ITALIA PILASTRO DELLA RINASCITA DEL PAESE – IEA informa Febbraio 2018

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Presentato il libro  “Paolo Baffi, via Nazionale e gli economisti stranieri 1944-1953”
LA BANCA D’ITALIA PILASTRO DELLA RINASCITA DEL PAESE

Nel 1944, mentre ancora piovevano le bombe alleate sulle città del nord, l’Italia liberata ricostruiva faticosamente dalle macerie materiali,sociali e politiche le strutture per entrare a pieno titolo nel novero delle democrazie liberaldemocratiche.  Tra  i supporti del nuovo Paese, la Banca d’Italia che andava consolidando il proprio ruolo di centralità e di autorevolezza, mentre da parte delle potenze vincitrici si moltiplicavano gli interessi verso il nostro Paese e la sua organizzazione economica e politica.

La Banca era divenuta un punto di riferimento privilegiato per gli studiosi di varia provenienza.  In quel periodo il Servizio studi dell’Istituto di via Nazionale era diretto da Paolo Baffi il quale – come ricorda il libro “Paolo Baffi, via Nazionale e gli economisti stranieri 1944-1953″, Nino Aragno Editore,  presentato nella sede della Banca d’Italia di Milano –  testimonia come l’Istituto stesso fosse un luogo di confluenza degli incontri internazionali di importanti personalità del mondo politico ed economico e di esponenti di primo piano degli ambienti accademici, economisti italiani e stranieri, affamati di documentazione sull’Italia.  Il ruolo di Banca d’Italia fu quindi di grande importanza per far capire come il mondo occidentale dovesse accogliere degnamente un grande Paese offuscato a lungo da una dittatura.

Il saggio di Baffi rappresenta un contributo di raro valore alla conoscenza della storia economica di un decennio cruciale nel quale molte grandi speranze si tradussero in realtà. Tra i personaggi che si incontrano in queste pagine, oltre cinquanta stranieri e una quarantina di italiani, alcuni, memorabili in sé, altri messi in risalto dalle parole di Baffi, affiorano dalla storia e dalla cronaca con un rilievo a tutto tondo.

Ne hanno parlato, dopo la presentazione di Giuseppe Sopranzetti, direttore della sede di Milan o della Banca d’Italia, Marco Onado, professore emerito nell’Università Bocconi; Marco Vitale, economista d’impresa; Beniamino A. Piccone, curatore del volume, Ferruccio De Bortoli, editorialista. Studioso di Baffi, Piccone – tra l’altro, storico dell’economia e docente alla Liuc di Castellanza –  nel suo appassionato intervento ha tratteggiato aspetti poco noti di Baffi uomo, oltrechè di Baffi genio dell’economia, attraverso gradevoli aneddoti.

Foto: Giuseppe Soprenzetti con Achille Colombo Clerici pres. IEA

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