Home Cultura “Io, Kino. Diario immaginario dell’apostolo dei Nativi d’America”: in mostra a Rovereto...

“Io, Kino. Diario immaginario dell’apostolo dei Nativi d’America”: in mostra a Rovereto dal 1° dicembre i quadri di Luigi  Ballarin e i racconti di Mauro Neri.

Sarà una mostra d'arte sui generis quella che rimarrà aperta dall'1 dicembre 2023 al 31 gennaio 2024, una mostra che si avvale dei quadri di Ballarin ispirati dai racconti del Mauro Neri, scrittore trentino che non è alla sua prima opera letteraria sul Padre a cavallo.

0

IL PRESEPE DI PADRE KINO A ROVERETO – Dopo esser stato lo scorso fine d’anno al centro dell’attenzione dei visitatori del MART di Rovereto, il grande quadro (360 cm per 240cm) dell’artista veneziano Luigi Ballarin dal titolo “Presepe Nativo di padre Eusebio Francesco Chini (Kino)” ritorna a Rovereto ancora sotto Natale. Questa volta, però, la ricostruzione di una Sacra Famiglia in stile indiani d’America fa da capofila a un’intera mostra di ben sedici quadri tutti ispirati alla figura del celebre gesuita trentino (nativo di Segno, Val di Non, 1645-1711) che fu missionario nella Nuova Spagna, oggi Messico e Arizona.

LA MOSTRA – Alle 17.30 di venerdì 1 dicembre, alla Campana dei Caduti sul Colle di Miravalle di Rovereto verrà aperta la mostra d’arte dal titolo “IO, KINO – Diario immaginario dell’Apostolo dei Nativi d’America Padre Eusebio Francesco Chini (Kino)“. Sarà una mostra d’arte sui generis quella che rimarrà aperta dall’1 dicembre 2023 al 31 gennaio 2024, una mostra che si avvale dei quadri di Ballarin ispirati dai racconti del Mauro Neri, scrittore trentino che non è alla sua prima opera letteraria sul Padre a cavallo. La mostra rimarrà aperta fino al 28 gennaio 2024 con l’orario della Campana dei Caduti (9-16,30)

LE PAROLE DI MAURO NERI – Mauro Neri così si esprime riguardo di Padre Chini: «La sua chiara visione di un mondo più giusto, in cui le ricchezze della Terra siano equamente suddivise a beneficio di tutti, in cui accanto alle esigenze di carattere spirituale ci si prenda cura anche delle condizioni di un popolo oggetto di conquista, non furono affatto urla portate via dal vento del deserto di Sonora. Luigi e io, oggi, abbiamo fatto nostre le sue  riflessioni, le preghiere, i progetti che padre Kino ha profuso nei suoi numerosi scritti e li abbiamo tradotti e sintetizzati nelle pagine di un “libralogo”, un libro-catalogo d’arte, usando le forme e il colore di Luigi e la parola dello scrittore. Una mostra, insomma da guardare, ma anche da leggere

LE OPERE DI LUIGI BALLARIN – Luigi Ballarin, invece, che ha già dato libero sfogo alla sua arte con la grande tela della Natività vista con gli occhi e la spiritualità Nativa, ha dipinto coi suoi colori la missione di Kino in tutti i suoi aspetti: il sogno “cinese” della sua giovinezza; il suo tempestoso viaggio per mare; l’incontro coi Nativi del popolo Pima che gli faranno compagnia fino alla morte; le lunghissime peregrinazioni su e giù per il deserto di Sonora per redigere preziosissime cartine geografiche; la costruzione di missioni, chiese, ranch; l’incontro con le violente tribù di Apache; il rinvenimento di antichissime memorie archeologiche; lo studio del firmamento…

Ne vien fuori un uomo generoso, appassionato della sua missione, consapevole che soltanto la giustizia sociale è lo strumento per aiutare le popolazioni deboli a prender coscienza di se stesse, a coltivare e a preservare le proprie culture, a non rinnegare ciò che è stato della loro vita, ma anche a non aver paura di imboccare vie spirituali nuove.

L’ORGANIZZAZIONE – La mostra “Io, Kino“, promossa dall’Associazione culturale Padre Eusebio Francesco Chini di Segno, dalla Trentini nel Mondo e dalla Società Museo Civico di Rovereto, è sostenuta dalla Campana dei Caduti e dal Comune di Rovereto, dalla Fondazione Museo Storico del Trentino, dal Consolato messicano di Milano, dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige, dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Comunità della Val di Non, dal Comune di Predaia e dalla Cassa Rurale Val di Non, Rotaliana e Giovo.

Apache col calumet.

PADRE EUSEBIO FRANCESCO CHINI

 LA BIOGRAFIA IN 20 RIGHE

Padre Eusebio Francesco Chini (Kino), nasce a Segno, in Val di Non, il 10 Agosto 1645. Compiuti gli studi universitari nella Compagnia di Gesù, va missionario nelle terre d’Oltreoceano della Nuova Spagna, in Messico e in Arizona. Dal 1687 per 24 anni il padre gesuita percorre migliaia di leghe a cavallo per aiutare le popolazioni indiane – in particolare i Pima del deserto di Sonora – a migliorare le loro condizioni economiche abbandonando così il nomadismo.

Servendosi del messaggio del Vangelo e senza imposizioni, insegna a costruire le missioni, ad allevare il bestiame, a coltivare la terra canalizzando l’acqua. Padre Kino è anche esploratore e cartografo per i reali di Spagna: sua è la scoperta scientifica della peninsularità della California Bassa. Muore il 15 marzo 1711 nella sua missione di Magdalena di Sonora, in sua memoria chiamata poi Magdalena de Kino. Qui riposano le sue spoglie, oggetto di grande devozione tra le genti messicane, mentre una sua statua campeggia nel Famedio di Washington assieme ai Grandi d’America.

Nel 1971 l’arcidiocesi di Hermosillo (Messico) ha avviato il processo di beatificazione di p. Eusebio Francesco Chini, che nel 2021 viene dichiarato Venerabile. Dal luglio del 1992 l’Associazione culturale Padre Eusebio F. Chini è impegnata in molte attività a far conoscere il missionario gesuita, tra cui la gestione del Museo di Segno. (Silvia Vernaccini)

Ufficio Stampa Uozzart di Salvo Cagnazzo

Mail: stampa@uozzart.com                Mob: 3921105394

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version