Home ISTITUZIONI E POLITICA Iniziano le grandi manovre per non andare al voto.

Iniziano le grandi manovre per non andare al voto.

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Per Renzi andare subito al voto è una follia.

Al quarto giorno dall’apertura della crisi di governo le opzioni per uscirne si moltiplicano. Se il Pd si divide sull’ipotesi di trovare un faticoso accordo per governare con il M5s, dall’altra parte Matteo Salvini compie il secondo passo indietro. La Lega “correrà da sola“, aveva detto. Poi l’apertura a Fratelli d’Italia, ora al ritorno anche a livello nazionale del centrodestra unito: “Conto di vedere gli alleati (Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni) già la prossima settimana in vista delle elezioni regionali, ovviamente parleremo anche di altro”, dice da Catania il leader leghista.

Le cronache di questi giorni raccontano di un dialogo tra il leader della Lega e Berlusconi che è ripreso come non succedeva da tempo. L’Huffington Post rivela una serie di contatti per intavolare una trattativa: da una parte Salvini chiede alpatron del Biscione di aiutarlo ad accelerare il ritorno alle urne, dall’altra Berlusconi vuole ottenere un’alleanza blindata con tanti posti per i suoi fedelissimi azzurri. Per La Stampa, il negoziato tra i due sarebbe cominciato persino prima che Salvini aprisse definitivamente la crisi. Se c’è chi come l’azzurro Giorgio Mulè ha definito una possibile alleanza un “governo della ribollita“, Salvini teme che qualcuno tra i forzisti possa scaricare la Lega e appoggiare un governo istituzionale: Gianni Letta starebbe già studiando le condizioni per un nuovo esecutivo. Per questo il leghista è pronto a scendere a patti, rinnegando anche i suoi stessi annunci.

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