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Inches (La Destra II Municipio) sui Punti Verdi Qualità

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IQ. 28/12/2012 – Quanto si sta abbattendo su Roma Capitale e noi cittadini, potrebbe diventare una stangata dalla portata fuori controllo.

Nel 1996 erano state assegnate 63 aree verdi comunali a privati, per la realizzazione di centri sportivi polifunzionali; per l’esecuzione delle opere il Comune di Roma sottoscrisse alle banche nel 2006 e nel 2009 fidejussioni per 400 milioni di €uro, garantendo i finanziamenti per i gestori. A tutt’oggi i centri polifunzionali realizzati sono solo 17, per 4 dei quali sono già state revocate le concessioni per morosità, e Roma Capitale ha versato 11,5 milioni di €uro alle banche, per i primi due mutui non pagati. Di questo passo si abbatterà sulla nostra Città la più grande stangata degli ultimi anni, con cifre da capogiro, che il Comune di Roma non è ancora in grado di quantificare, specialmente dopo la sostituzione della responsabile dell’ufficio Punti Verde Qualità Polifunzionali. Altra batosta avverrà con la gestione dei centri sportivi revocati ai privati, quando il Comune dovrà accollarsi anche la manutenzione di aree immense e centinaia di addetti, senza averne né risorse né l’organizzazione. Lo dichiara Massimo Inches, consigliere del II Municipio ed ex funzionario della polizia municipale. Per poter contenere i danni, sarebbe opportuno che la Procura di Roma facesse fare una perizia sui lavori effettivamente eseguiti in tutti i Punti Verde Qualità, a spese dei gestori, ed accertare chi si è approfittato dei finanziamenti garantiti dal Comune, incassando somme doppie e triple del dovuto, con false certificazioni e fatture gonfiate, distinguendo gli imprenditori onesti, in difficoltà per la crisi generale, rinegoziando a lungo termine i loro mutui. In questo modo si darebbe una forte spinta alle indagini penali in atto, scaturite anche dalle mie denunce, accertando anche se i due funzionari comunali già arrestati lo scorso Marzo abbiano potuto fare tutto da soli, o vi siano altri responsabili nella Pubblica Amministrazione, che potrebbero aver collaborato nelle commissioni di vigilanza, alla sottoscrizione di falsi stati di avanzamento di lavori, consentendo alle banche le erogazioni dei finanziamenti per opere mai realizzate o di gran lunga inferiori alla realtà. La politica in questo momento ha il dovere d‘intervenire, prendere posizione contro il malaffare, avere il coraggio di battersi al fianco della magistratura ed esporsi anche in prima persona, poi i cittadini decideranno chi è meritevole di avere ancora la loro fiducia.

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