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IMMOBILIARE, IL PROSSIMO ANNO PEGGIORE DEL 2020

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Ragionato pessimismo a Re Italy di Monitorimmobiliare

L’immobiliare, sorta di sfera di cristallo per leggere il futuro prossimo dell’economia italiana? E’ l’impressione fornita dal recente meeting Re Italy organizzato a Milano da Monitorimmobiliare.  

Anche se riservato ai 50 relatori presenti sul palco, è stato senza dubbio un successo. “Non solo per Monitorimmobiliare – dice il direttore Maurizio Cannone – ma per l’intero settore. È stato un segnale, come lo fu a giugno il primo evento in Italia post lockdown con l’edizione estiva di Re Italy, di forza, resilienza, voglia di fare nonostante tutto.”  

Cosa prevedono i guru del settore, fondamentale per le sorti di ogni economia? Luca Dondi, amministratore delegato Nomisma Roberto Anedda, vicepresidente Gruppo MutuiOnline, Faustino Musicco, head of logistics agency JLL (moderatore Francesco Sanna, Partner K&L Gates) sono su opposte sponde: al ragionato pessimismo di Dondi e Anedda, si contrappone l’altrettanto ragionato ottimismo di Musicco.

 “Il comparto immobiliare – dicono Dondi e Anedda– ha registrato negli scorsi mesi risultati migliori delle attese per compravendite e prezzi, tanto da  far prevedere un deciso rimbalzo nel 2021: poi è arrivata la seconda ondata della pandemia.”

 Si temono nel  2021 risultati peggiori del 2020.  Per molteplici motivi. Innanzitutto una stretta sui mutui: l’80% delle famiglie ne ha bisogno per comprare casa; ma quali istituti finanziari sono disposti a concederli a chi è in cassa integrazione oppure ha il posto di lavoro in bilico perché, prima o poi, finirà il blocco dei licenziamenti? Oggi l’attenzione della gente è comprensibilmente  polarizzata sulla crisi sanitaria che dovrebbe concludersi entro l’autunno del prossimo anno; ma c’è anche la crisi economica che durerà ben di più.

 Anche le asset class sono sotto pressione: turistico, commerciale, office registrano cambiamenti che potranno durare anni, inducendo alla prudenza gli investitori tradizionali.

 Realtà diversa per Musicco (logistica). Il comparto da tempo sta vivendo  un grande sviluppo che la pandemia ha accelerato: basti pensare all’incremento degli acquisti on line con il conseguente aumento dei trasporti,  dei magazzini e la loro evoluzione. Ed altra linfa arriverà con il vaccino che dovrà essere immagazzinato e distribuito in condizioni particolari (temperatura). Infine, possibilità di grandi investimenti lungo la costiera adriatica, carente di tale tipo di infrastrutture.

Più in generale un notevole aiuto post Covid al comparto immobiliare,  verrà dalla possibilità di abbattere e ricostruire l’esistente: la rigenerazione urbana dovrà godere di un ulteriore impulso.

Una sola certezza: le grandi imprese dell’immobiliare possono investire oggi con successo in qualsiasi settore. Hanno la forza finanziaria di attendere che il mondo riparta.  Le altre imprese hanno bisogno di confrontarsi ogni giorno per aggiornare la rotta.

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