Il caso Minibot

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Dal ministro dell’Economia Giovanni Tria al suo predecessore Pier Carlo Padoan, passando per il mondo dell’impresa, dell’accademia, della politica e dei sindacati, per non parlare della sonora bocciatura dalla Bce: appare unanime il coro di ‘no’ alla proposta della Lega di usare i minibot per saldare i debiti dello Stato verso i fornitori. Intanto, da Rapallo il sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti corre in difesa dell’idea sponsorizzata insieme al presidente della commissione Bilancio alla Camera Claudio Borghi. “I minibot non sono né l’anticamera all’uscita dall’Europa né all’uscita dall’euro, sono solo un tentativo di risolvere i debiti delle pubblica amministrazione, un problema che siamo disposti a risolvere ma che non abbiamo creato noi”, afferma.

Ma dal Giappone, dove si trova per il G20 finanziario, il ministro Tria stronca l’ipotesi cercando di dissipare i timori di rinnovati rigurgiti euroscettici in Italia. “Questa è una cosa che sta nel loro programma. Il ministero dell’Economia ha girato un parere negativo“, sottolinea il titolare di Via XX settembre

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