I nutraceutici.

0

La nutraceutica (termine nato dalla fusione dei termini anglosassoni Nutrition e Pharmaceutical) si configura come un campo scientifico emergente che si colloca all’incrocio tra nutrizione e medicina, concentrandosi sull’utilizzo strategico di alimenti e derivati ​​alimentari per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie. A differenza dei farmaci, i prodotti nutraceutici, comunemente noti come “integratori alimentari”, non richiedono prescrizione medica e vengono generalmente assunti in dosi più basse.

L’origine del termine “nutraceutica” risale agli anni ’90, sebbene le sue radici affondino in tradizioni millenarie. Diverse culture in tutto il mondo hanno infatti impiegato da secoli alimenti e spezie a scopo medicinale. Ad esempio, gli antichi Egizi utilizzavano l’olio di ricino come lassativo, mentre i cinesi impiegavano il ginseng per potenziare energia e vitalità.

Negli ultimi anni, la nutraceutica ha conosciuto un’espansione considerevole, trainata da una maggiore consapevolezza dei benefici per la salute derivanti da un’alimentazione sana e da un crescente interesse verso terapie alternative e complementari. Inoltre, l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche hanno creato una domanda crescente di prodotti in grado di supportare il mantenimento della salute e della qualità della vita.

Tipologie di prodotti nutraceutici:

Il panorama dei prodotti nutraceutici è estremamente variegato e comprende:

  • Vitamine e minerali: Nutrienti essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo.
  • Antiossidanti: Composti che contrastano i danni cellulari indotti dai radicali liberi.
  • Acidi grassi omega-3: Grassi sani essenziali per la salute di cuore, cervello e occhi.
  • Prebiotici e probiotici: Batteri benefici che supportano la salute dell’intestino.
  • Estratti di erbe e spezie: Prodotti contenenti composti vegetali con potenziali benefici per la salute.

Benefici potenziali della nutraceutica:

La ricerca scientifica suggerisce che i prodotti nutraceutici possano apportare una serie di vantaggi per la salute, tra cui:

  • Riduzione del rischio di malattie croniche: Alcuni prodotti nutraceutici possono contribuire a diminuire il rischio di sviluppare malattie cardiache, ictus, cancro e altre patologie croniche.
  • Potenziamento del sistema immunitario: Alcuni prodotti nutraceutici possono rafforzare il sistema immunitario e ridurre il rischio di infezioni.
  • Aumento di energia e vitalità: Alcuni prodotti nutraceutici possono migliorare i livelli di energia e la sensazione di benessere generale.
  • Miglioramento della salute di pelle, capelli e unghie: Alcuni prodotti nutraceutici possono migliorare l’aspetto di pelle, capelli e unghie.
  • Supporto alla salute mentale: Alcuni prodotti nutraceutici possono contribuire a migliorare l’umore, ridurre lo stress e l’ansia.

Nutraceutica e terapia dietetico-comportamentale 

La nutraceutica è molto spesso utilizzata per individui sovrappeso-obesi per migliorare e ottimizzare il loro peso corporeo e le manifestazioni metaboliche correlate, quali le dislipidemie (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, etc.), l’ipertensione e altre.

MAI PRESENTARE I NUTRACEUTICI COME “DIMAGRANTI”.

I meccanismi con cui alcuni nutraceutici possano coadiuvare il calo di peso corporeo sono essenzialmente tre:

  1. L’inibizione e/o il rallentamento di digestione e assorbimento di Carboidrati e Grassi;
  2. L’inibizione del senso della fame;
  3. La stimolazione del metabolismo basale.

NUTRACEUTICI INIBITORI DI DIGESTIONE E/O ASSORBIMENTO DI CHO E LIPIDI

Ecco qui i nutraceutici che inibiscono la digestione e l’assorbimento dei Carboidrati e dei lipidi.

GLUCOMANNANO

Fibra alimentare idrosolubile, fermentabile e molto viscosa, il glucomannano è un polisaccaride in grado di assorbire acqua in modo notevole. Arriva nel colon del tutto integro e qui viene fermentato dal microbiota intestinale (la flora batterica). Il glucomannano riduce l’assorbimento di grassi e proteine (cosa quest’ultima che non ci piace molto). Inoltre, è stato proposto l’aumento del senso di sazietà come meccanismo che spiegherebbe il suo ruolo nel calo ponderale; sazietà che si esplicherebbe attraverso una masticazione più lunga, uno svuotamento gastrico ritardato e una riduzione del transito nel piccolo intestino. Ad oggi, gli studi sono molto eterogenei e si può concludere che il glucomannano può contribuire al calo di peso corporeo solo in presenza di un piano dietetico adeguato associato ad attività fisica.

CHITOSANO

Il chitosano è una sostanza naturale derivante dalla Chitina, un polisaccaride che la natura ci dona abbondantemente. È presente infatti in moltissimi crostacei, insetti e nell’esoscheletro. Alcune ricerche hanno poi scoperto che la Chitina è sintetizzata anche da alcuni funghi e lieviti.

Secondo i sostenitori, basta assumere 1-1.2 grammi di chitosano prima dei pasti per riuscire a inibire le molecole di grasso, attirandole verso di sé e trasformandole dopo in uno speciale composto che il nostro corpo non riuscirà più ad assorbire, ma solo a espellere.

Studi non hanno dimostrato una differenza nella escrezione fecale di grassi, pertanto, sebbene la sua assunzione si possa ritenere sicura e vi sia qualche evidenza che il chitosano sia più efficace del placebo (acqua fresca!) nel trattamento a breve termine del sovrappeso, tuttavia, molte prove ad oggi sono state di scarsa qualità con risultati variabili. I risultati ottenuti da studi di alta qualità indicano che l’effetto del chitosano sul peso corporeo e minimo e improbabile che sia di rilevanza clinica. Pertanto il suo utilizzo non è da incoraggiare.

FASEOLAMINA

La Faseolamina, è una sostanza naturale estratta dai fagioli (Phaseolus vulgaris). Questa sostanza agisce in vitro come inibitore degli enzimi alfa amilasi, enzimi deputati alla digestione dell’amido. Questo il razionale: dopo l’assunzione di un pasto ricco di carboidrati, il pancreas produce una certa quantità di alfa-amilasi, che dopo poche decine di minuti trasforma i carboidrati complessi in glucosio. Questo è rapidamente assorbito nel sangue e fornisce all’organismo poco meno di 4 calorie per grammo di amido idrolizzato. In presenza di faseolamina, la scissione dei carboidrati è parzialmente bloccata e solo una quota è trasformata in glucosio ed è assorbita dall’organismo per produrre energia. Quindi il contenuto in calorie del pasto si riduce.

L’entità del blocco della scissione dei Carboidrati dipende dal grado di purezza e dalla quantità di faseolamina presente nell’integratore. Poiché la purificazione della proteina è complessa, sono presenti in commercio integratori con caratteristiche di efficacia molto diverse fra loro, passando da un blocco del 5-10% se la faseolamina non è pura a blocchi del 35-45% se la sostanza è molto pura.

Premesso che sono necessari studi più ampi (non solo su pochi soggetti) e più rigorosi per valutare oggettivamente la reale efficacia del Phaseolus, e più tempo per trarre conclusioni definitive sugli effetti di questo integratore sul peso corporeo, va comunque sottolineato il rischio enormemente diseducativo di un suo utilizzo, come di tutte le sostanze che alterino, in modo aspecifico ed incontrollato, l’equilibrio nutrizionale dei singoli pasti.

Per quanto mi riguarda, il suo utilizzo è da circoscrivere a categorie di pazienti ben definite, vale a dire soggetti con obesità grave, che abbiano fallito altre strategie terapeutiche e che siano candidati a chirurgia bariatrica.

PROBIOTICI

Secondo la recente definizione, in accordo con FAO/WHO, i probiotici sono “microrganismi vivi che, quando somministrati in quantità adeguate, conferiscono all’ospite benefici per la salute”. Gli effetti promuoventi la salute esercitati dai probiotici sono mediati da interazioni con altri microrganismi presenti nell’intestino e con l’ospite. I benefici sulla salute comprendono la modulazione della risposta immunitaria, il mantenimento della barriera intestinale, il contrasto della adesione di patogeni ai tessuti dell’ospite, e la produzione di svariati metaboliti come vitamine, acidi grassi a catena corta e molecole che agiscono come neurotrasmettitori coinvolti nella comunicazione dell’asse intestino-cervello.

Attualmente la maggioranza dei probiotici utilizzati commercialmente appartengono a due generi, Bifidobacterium e Lactobacillus, entrambi abitanti tipici dell’intestino umano.

In un piccolo numero di casi, il ruolo di particolari specie di Lactobacillus sulla modifica del peso corporeo, sia negli animali che negli esseri umani, è stato valutato. Tuttavia i dati risultanti sono piuttosto contraddittori e variabili a seconda delle specie così come i ceppi coinvolti. In questo contesto, la terapia con probiotici basata su Lactobacillus rhamnosusLactobacillus delbrueckii e L. reuteri provocava un aumento del peso forse a causa dei loro effetto pro-infiammatorio, mentre altre specie di Lactobacillus, come Lactobacillus fermentum e Lactobacillus gasseri sono stati associati con la perdita di peso. Infine, alcune specie, come il Lactobacillus sporogenes, non hanno mostrato effetti significativi sul peso.

Allo stesso modo, le specie appartenenti al genere Bifidobacterium, che rappresentano microrganismi che sono abitanti comuni dell’intestino dei mammiferi e che sono associati ad effetti benefici sull’ospite, hanno dimostrato di avere effetti anti-obesità. Per esempio, Bifidobacterium pseudocatenulatumBifidobacterium longum e Bifidobacterium adolescentis hanno dimostrato di ridurre il peso corporeo.

Nonostante una importante letteratura preclinica, cioè di sola ricerca, che suggerisce come l’impiego di alcuni specifici probiotici possa ripristinare l’integrità della barriera intestinale e riequilibrare la flora batterica intestinale a favore di ceppi che metabolizzano in sede carboidrati e lipidi e/o che producano inibitori di amilasi e lipasi (gli enzimi che digeriscono carboidrati e grassi), i trials clinici (cioè gli studi estesi sull’essere umano) a supporto dell’impiego di probiotici per coadiuvare il calo ponderale sono ancora pochi e limitati a ceppi molto ben caratterizzati e raramente presenti nelle formulazioni usualmente disponibili.

NUTRACEUTICI INIBITORI DEL SENSO DELLA FAME

Tra i nutraceutici che inibiscono naturalmente il senso della fame abbiamo:

LE FIBRE

La supplementazione pre-pasto in fibre solubili riduce in modo dose-dipendente il senso della fame e prolunga il senso della sazietà. L’effetto si associa a miglioramento di glicemia ed assetto lipidico. Le fibre più studiate clinicamente in numerosi studi clinici randomizzati in doppio cieco (studi di alto livello) sono:

  • Psillio micronizzato
  • Guar depolimerizzato
  • Pectine
  • Semi di lino
  • Oligosaccaridi
  • Fibra di avena
  • Segale
  • Spinaci

PEPTIDI E AMMINOACIDI

Peptidi derivati dal latte e da altre matrici sembrano allungare la percezione di sazietà. Le evidenze disponibili derivano da singoli studi ben condotti, ma con disegni diversi, tipologie e dosi di peptidi ed amminoacidi differenti, per cui è difficile fornire un’indicazione specifica.

ACCELERANTI VEGETALI DEL SENSO DI SAZIETA’

La supplementazione in capsaicina sembra accelerare il senso di sazietà. Un effetto simile è riscontrabile con l’estratto di Phaseolus vulgaris. La somministrazione di 5-idrossitriptofano (5OH-TP) sotto forma di estratto secco di Griffonia simpliciter (titolato appunto in 5OH-TP) inibirebbe il senso della fame con meccanismo centrale di tipo serotoninergico. Nonostante il razionale farmacologico, gli studi clinici disponibili non consentono tuttavia di fornire un’indicazione per l’utilizzo ad ampio spettro di questi nutraceutici.

NUTRACEUTICI STIMOLANTI IL METABOLISMO BASALE

Esistono alcuni nutraceutici che stimolano naturalmente il metabolismo basale.

The verde, Epigallocatechingallato e Caffeina

Il the verde è una bevanda che da secoli è consumata abitualmente in molti paesi dell’Estremo Oriente e che negli ultimi decenni si è diffusa anche nei Paesi occidentali diventando la seconda bevanda più consumata al mondo. È prodotto dalla foglia e dalla gemma della pianta Camelia sinensis. Il the verde è ricco di principi attivi tra cui la caffeina e polifenoli, e fra questi in particolare l’epigallocatechina gallato (EGCG) che sembra essere il più metabolicamente attivo. La caffeina e le catechine possiedono effetti termogenici e possono stimolare l’ossidazione dei grassi sia in vitro che negli esseri umani tramite l’attivazione simpatica del sistema nervoso centrale.

Sin dal 1990 il the verde è stato considerato come una bevanda che può indurre calo ponderale. Le evidenze attuali mostrano però solo un modesto aumento della spesa energetica e dell’ossidazione dei grassi oltre ad una riduzione dell’assorbimento intestinale dei grassi.

Gli studi condotti hanno utilizzato una quantità di EGCG di almeno 300 mg /die.

Il contenuto stimato di EGCG in una tazza di the verde però è approssimativamente di 90 mg per cui il consumo utile stimato risulterebbe di circa 4-5 tazze di thè verde al giorno. Alla luce di ciò sembra più agevole consigliare l’uso di preparati farmaceutici contenenti EGCG e caffeina.

Citrus Aurantium

L’estratto di Citrus aurantium o arancio amaro e della p-Sinefrina, suo principale componente attivo, sono ampiamente utilizzati nei prodotti per la gestione del peso corporeo soprattutto dopo che la US Food and Drug Administration ha interdetto l’uso di integratori alimentari contenenti a-nfetamine.

La p-Sinefrina, infatti, ha una struttura chimica simile a quella della anfet-amine. La p-Sinefrina agisce su diversi recettori adrenergici e serotoninergici, pertanto, il presunto effetto metabolico è legato, oltre all’aumento della lipolisi, anche all’aumento della spesa energetica basale dovuta agli effetti termogenici derivanti dalla stimolazione adrenergica.

Gli studi clinici dimostrano che l’assunzione di p-Sinefrina/estratto di Citrus aurantium determina un incremento del metabolismo basale, e che, se assunto per periodi di tempo fino a 12 settimane, può portare ad una modesta perdita di peso.

Tuttavia sono necessari ulteriori studi a lungo termine sia di efficacia sull’aumento del metabolismo basale e sulla perdita di peso corporeo che sulla sicurezza.

Capsaicina

La capsaicina è un composto chimico presente, in diverse concentrazioni, in piante del genere Capsicum (ad esempio nel peperoncino piccante).

La Capsaicina è la molecola che è responsabile della pungenza del peperoncino. Essa stimola il sistema simpatico, in particolare il sistema beta adrenegico che media gli effetti termogenici e anoressizzanti di capsaicinoidi. Alcuni studi hanno anche dimostrato che, come la capsaicina, anche i capsinoidi, gli analoghi non pungenti dei capsaicinoidi, aumentano il dispendio energetico e l’ossidazione dei grassi con riduzione significativa dei livelli del tessuto adiposo addominale.

È stato osservato che il consumo di capsaicinoidi aumenta il dispendio energetico di circa 50 kcal/giorno, e ciò produrrebbe livelli clinicamente significativi di perdita di peso in 1-2 anni di somministrazione continuativa.

La supplementazione con Capsaicina determina anche una riduzione dell’appetito e dell’intake calorico, una minore riduzione del dispendio energetico che normalmente deriva da una restrizione energetica in corso di una dieta ipocalorica. Questi effetti possono posticipare quindi l’insorgenza di resistenze nel dimagrimento e possono facilitare il mantenimento del peso corporeo. L’evidenza è che, sebbene i risultati siano modesti, il consumo di capsaicina possa svolgere un ruolo benefico, come parte di un programma di gestione del peso corporeo, anche se l’uso a lungo termine di capsaicina può essere limitato dal suo forte sapore piccante.

NUTRACEUTICI INSULINO SENSIBILIZZANTI

Altri nutraceutici sembrano avere l’effetto di sensibilizzare il corpo verso l’azione dell’insulina.

Cissus quadrangularis

Il Cissus quadrangularis è una pianta originaria dell’India e Africa, il cui estratto è stato utilizzato in medicina per molti secoli soprattutto per gli effetti sull’osteoporosi, sulle fratture ossee e come analgesico. Una grande varietà di componenti chimici sono stati isolati e identificati da estratti di Cissus, compresi steroidi, flavonoidi, stilbeni, iridoidi, triterpeni e derivati dell’acido gallico. Solo in alcuni casi, però, specifici effetti fisiologici sono stati correlati con uno specifico componente del Cissus.

Sebbene siano necessari studi su soggetti Caucasici che seguano una dieta mediterranea, alcuni studi clinici condotti su soggetti africani nei quali sono stati utilizzati estratti standardizzati di Cissus da solo e soprattutto in combinazione con altri ingredienti hanno dimostrato una efficacia nella perdita di peso e nella regolazione della glicemia e dei lipidi probabilmente per un miglioramento della sensibilità insulinica, così come è stato dimostrato in studi effettuati in modelli animali.

Curcumina

La curcumina è estratta dai rizomi della Curcuma Longa che appartiene alla famiglia delle piante dello zenzero.

Molti studi su animali hanno dimostrato l’efficacia della Curcumina su molte patologie soprattutto per le sue proprietà antiossidanti e come modulatore della risposta infiammatoria anche nell’obesità. Fino ad oggi, molti studi clinici sono stati condotti utilizzando la curcuma e la curcumina per migliorare o prevenire la sindrome metabolica, l’intolleranza ai carboidrati, il diabete mellito e l’obesità in individui con insulino resistenza, riducendo anche i livelli di glicemia a digiuno e l’emoglobina glicata, migliorando la sensibilità insulinica.

Per l’utilizzo ottimale della Curcumina nell’uomo a scopo terapeutico deve essere migliorata la biodisponibilità sistemica. I risultati finora non sono conclusivi e meritano ulteriori studi clinici anche per identificare e ottimizzare dose, tempo di trattamento e tipo di curcumina. Tuttavia dati gli effetti insulino- sensibilizzanti ed antinfiammatori, nonché l’ottima tollerabilità si giustifica una forte raccomandazione all’impiego.

SICUREZZA E POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI:

Sebbene i prodotti nutraceutici siano generalmente considerati sicuri, è importante essere consapevoli dei potenziali effetti collaterali. Alcuni prodotti possono infatti interagire con farmaci o avere altri effetti avversi. È fondamentale consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi prodotto nutraceutico, soprattutto se si assumono già farmaci o si hanno condizioni mediche preesistenti.

Una corretta informazione impone di non enfatizzare il ruolo degli integratori, che può essere solo secondario e accessorio.

Per perseguire correttamente e fisiologicamente il calo ponderale le condizioni necessarie, in estrema sintesi, sono due:

  1.  la riduzione delle entrate energetiche rispetto al dispendio giornaliero con una dieta ipocalorica adeguata.
  2. l’aumento delle uscite attraverso la rimozione di abitudini sedentarie, ove del caso, e comunque accrescendo il dispendio energetico con l’attività fisica e il movimento.

La seconda condizione resta determinante per la stabilizzazione di qualsiasi risultato raggiunto.

L’impiego di integratori, anche quando di comprovata efficacia (evento raro), non può essere promosso, né deve essere inteso, come un sistema per compensare comportamenti inadeguati. Ai fini della perdita di peso, il loro ruolo è secondario in quanto possono avere solo una funzione coadiuvante della dieta ipocalorica, o in ogni caso prescritta da un Professionista per tale scopo, peraltro se usati in modo razionale.

Come già evidenziato, per ottenere risultati soddisfacenti, nonché stabili, in termini di perdita di peso si deve adottare uno stile di vita sano, con la modifica permanente di abitudini alimentari scorrette e lo svolgimento giornaliero di un buon livello di attività fisica.

Vale la pena ribadire che tale livello può essere raggiunto in modo semplice, sicuro ed efficace rimuovendo abitudini troppo sedentarie per aumentare il movimento quotidiano con le normali attività giornaliere (camminare per almeno mezz’ora al giorno, ad esempio, può dare un utile contributo), senza doversi necessariamente sottoporre a sforzi intensi e/o prolungati di tipo atletico.

Dott. Febo Quercia – Biologo Nutrizionista
Per info e contatti: cell. 347.5706003

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version