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Google Arts & Culture presenta la più grande retrospettiva online dedicata a Leonardo da Vinci.

Un hub digitale per conoscere l’opera e l’eredità del più famoso maestro rinascimentale. Così Google Arts & Culture – il “museo virtuale” del colosso tech dove sono archiviate opere d’arte e manufatti culturali di tutto il mondo, con contenuti multimediali, giochi e schede tecniche – svela dalla Sala Balla del Castello Sforzesco la più grande retrospettiva online […]

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Un hub digitale per conoscere l’opera e l’eredità del più famoso maestro rinascimentale. Così Google Arts & Culture – il “museo virtuale” del colosso tech dove sono archiviate opere d’arte e manufatti culturali di tutto il mondo, con contenuti multimediali, giochi e schede tecniche – svela dalla Sala Balla del Castello Sforzesco la più grande retrospettiva online mai dedicata a Leonardo da VinciSvelare Leonardo permetterà a chiunque abbia un accesso a internet di esplorare il patrimonio leonardesco, riunendo le oltre 1.300 pagine dei suoi Codici e avvalendosi dell’aiuto dell’intelligenza artificiale e di un gruppo di istituzioni di altissimo livello, tra cui la British Library di Londra, la National Gallery di Washington, i Musei Reali di Torino, il Castello Sforzesco, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e la Pinacoteca Ambrosiana di Milano.

Svelare Leonardo, la retrospettiva digitale di Google Arts & Culture

L’hub digitale, oltre a includerne le opere d’arte dipinte su tela e su muro, raccoglie in un unico luogo e per la prima volta i Codici dispersi di Leonardo, una vasta serie di schizzi e appunti che spaziano dalla matematica all’astronomia, passando per la geometria, la fisica, l’ottica e l’architettura, reinterpretati anche in un inedito video di Maxime Causeret. Il progetto, destinato a grandi e piccoli, include una serie di storie sulla vita di Leonardo, le illustrazioni dell’artista sudafricana Natalie Paneng e i modelli tridimensionali delle sue geniali invenzioni. Tramite l’intelligenza artificiale, inoltre, il progetto permette agli utenti di rivivere i misteri di Leonardo da vicino, e rielaborarli: la speciale sezione Inside the Genius Mind, curata dal professor Martin Kemp, consente di “entrare” all’interno dei suoi manoscritti, mentre all’interno dell’area Da Vinci Stickies si possono unire i suoi disegni dando vita a personalissime creazioni.

Leonardo da Vinci, pioniere dell’arte, della scienza e dell’innovazione, ha ampliato enormemente gli orizzonti della nostra conoscenza. La sua eredità è ancora oggi di grande ispirazione per numerose professioni e discipline”, ha commentato il direttore e fondatore di Google Arts & Culture, Amit Sood. “Grazie ai nostri 28 partner internazionali, su Google Arts & Culture diventano accessibili oggi storie curate da esperti ed esperienze di visualizzazione interattiva alla scoperta di una delle più grandi menti della storia”.

Svelare Leonardo. Pocket Gallery, interno. Credits, Google Arts & Culture.

Aperto al mondo il rapporto tra Leonardo da Vinci e Milano

Le straordinarie opere leonardesche sono così rese accessibili a un pubblico internazionale, “permettendo a milioni di persone di immergersi nell’universo del genio di Vinci. La collaborazione tra Google, la città di Milano e le istituzioni culturali locali e internazionali sottolinea il costante impegno congiunto per preservare e promuovere il patrimonio artistico e intellettuale di Leonardo da Vinci, garantendo che la sua eredità continui a ispirare le generazioni future”, ha detto l’assessore milanese alla Cultura Tommaso Sacchi. Dopotutto, il legame tra il “genio universale” e la città meneghina l’ha resa protagonista (tramite le sue istituzioni) del progetto: “Leonardo da Vinci e Milano sono uniti da un legame indissolubile. Milano è stata la città in cui ha vissuto più a lungo, lasciando un’impronta indelebile grazie al suo eccezionale talento artistico, la sua curiosità senza limiti e il suo genio innovativo”, ha spiegato l’assessore. “A Milano possiamo ammirare l’Ultima Cena, dipinta nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie, una delle pietre miliari dell’arte occidentale. È sempre a Milano che possiamo visitare il Castello Sforzesco, dove Leonardo lavorò per conto di Ludovico Il Moro e realizzò la Sala delle Asse, il più grande trompe-l’oeil della storia dell’arte, che stiamo ancora finendo di scoprire grazie a un attento restauro conservativo; sempre al Castello è conservato il prezioso Codice Trivulziano, che ci svela la vastità delle sue invenzioni e le infinite connessioni del suo sapere. E ancora il Codice Atlantico, la più grande raccolta al mondo di manoscritti leonardeschi, che racchiude la sua profonda conoscenza nelle scienze. Grazie alle sue conoscenze di ingegneria idraulica, Leonardo cambiò anche il paesaggio di Milano, implementando i Navigli e i canali navigabili e le tracce del suo grande lavoro sono tuttora visibili”.

Giulia Giaume

ARTRIBUNE.COM

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