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GLI ORTI URBANI ALLA FAO

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La Sfida alla Malnutrizione GLI ORTI URBANI ALLA FAO Presentato il progetto degli Orti Urbani presso la Fao, in occasione del Rotary Day, per il 110° anniversario della fondazione dell’Associazione Il progetto degli Orti Urbani di Civita Castellana approda alla FAO, nella prestigiosa sede capitolina, in occasione del Rotary Day, evento organizzato dal Distretto 2080, che ha avuto come tema “la Sfida alla malnutrizione”. L’evento nasce come occasione di incontro tra rotariani ed amici di rotariani, per celebrare il rapporto di amicizia che contraddistingue l’associazione, per rinnovare l’impegno comune alla solidarietà e al servizio nella propria comunità e nel mondo. L’incontro ha visto la partecipazione del Presidente Eletto del Rotary International R.K.Ravindran, massima autorità rotariana, di oltre 350 persone, relatori autorevoli, riuniti intorno al tema della malnutrizione. Un tema, purtroppo, di drammatica attualità, che ha spinto il mondo rotariano ad una riflessione condivisa sullo stato di avanzamento dei progetti attivi in ogni angolo del mondo. Buona parte degli interventi hanno evidenziato le problematiche legate alla malnutrizione nei Paesi in via di sviluppo, offrendo possibili soluzioni di cambiamento e di crescita. Si è ribadita l’importanza della sicurezza alimentare, della lotta agli sprechi, dell’azione pubblica condivisa per debellare la fame, che oggi, purtroppo, colpisce circa la metà della popolazione mondiale. Marcela Villarreal, direttore OPC – FAO, ha ricordato che attualmente, nel mondo, circa 805 milioni di persone soffrono per malnutrizione. Il P.E. Ravindran ha sottolineato l’importanza di una visione condivisa da parte dei governi sui progetti di sostenibilità, e la necessità di azioni responsabili atte a livellare gli squilibri dei sistemi alimentari nel mondo. Ed Futa, responsabile del Gruppo dei rappresentanti del Rotary, parla di miglioramento delle reti sanitarie, sottolineando come l’azione del Rotary, negli ultimi trenta anni, abbia permesso di vaccinare oltre 1 miliardo di bambini contro la Polio. La lotta alla Polio ha da sempre contraddistinto l’azione del Rotary, così come la lotta alla malnutrizione potrebbe diventare presto un obiettivo di punta dell’associazione. “Il Rotary, a livello di associazioni di servizio – ha sottolineato Ravindran – gode di uno status tra i più importanti all’interno delle Nazioni Unite. Investiti di questa autorevolezza, sentiamo il dovere di fare di più, per raggiungere l’obiettivo imposto dall’Onu per il millennio, ossia quello di dimezzare la povertà”. Povertà che è sinonimo di fame, sottocultura, degrado. “Il vantaggio del Rotary – ha poi concluso – è quello di essere presenti in migliaia di comunità. Partendo da progetti e azioni locali si possono ottenere risultati di respiro internazionale”. Da qui l’esortazione nel trovare soluzioni ad hoc, specifiche dei vari contesti internazionali. Decisamente interessante da questo punto di vista è stato l’intervento di Laura Rossi, del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura, che ha spiegato come il progetto Nutrition Sensitive Agricolture, serva ad incentivare la produzione di alimenti specifici, in compenso alle carenze alimentari di quella specifica popolazione. Perchè, come ha ricordato Anna Lartey, direttore nutrition Division FAO, nel mondo, oltre 2 miliardi di persone soffrono per carenza di micronutrizione. “Volendo condividere appieno il senso di questa giornata – ha affermato con entusiasmo Jennifer Mitchell, presidente del Rotary Flaminia Romana – abbiamo presentato il progetto degli Orti Urbani presso il grande pubblico”. “Le foto degli Orti, assegnati solo pochi mesi fa, campeggiavano nelle slide di presentazione, ed è stata per noi una grande soddisfazione mostrare il frutto di un lavoro condiviso con l’amministrazione comunale e la Coldiretti” “Tramite questa partecipazione abbiamo voluto sottolineare l’impegno del Club nel perseguire obiettivi dedicati all’eradicazione della povertà, dell’insicurezza alimentare e della malnutrizione; promuovendo la gestione e l’uso delle risorse naturali, la valorizzazione del Bio-distretto delle Forre e della Via Amerina, a beneficio delle generazioni future e presenti. Magari essere di ispirazione per altri comuni della provincia di Viterbo, questo è il nostro augurio”. Presenti all’incontro, in veste di relatori anche Carlo Noto La Diega, governatore del Distretto 2080, Giuseppe Viale, board director R.I., Patrick Chisanga, presidente ROTA-reach out to Africa-, Gustavo Infante, vice presidente comitato per World Food Security, Silvio Piccioni, coordinatore regionale RF, Marco Randone, rappresentante Rotary presso FAO e Giovanni Puglisi, rettore IULM e presidente della commissione italiana presso UNESCO.

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