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Firmato protocollo per sostegno a imprenditoria femminile

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 MISEIQ. 10/03/2013 – Nelle difficoltà congiunturali che il Paese sta attraversando, un dato positivo arriva dal mondo dell’imprenditoria femminile, che si conferma una delle componenti più dinamiche del nostro sistema produttivo: nel 2012 infatti le imprese “in rosa” sono aumentate di 7.298 unità, con un incremento della base imprenditoriale dello 0,5% rispetto all’anno precedente.

Un momento dell’incontroPer sostenere e ampliare il ruolo sempre maggiore svolto dal dinamismo femminile nel sistema economico nazionale, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero, il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, hanno firmato il 20 Febbraio 2013 il rinnovo di un protocollo d’intesa – della durata di cinque anni – che conferma e rafforza l’impegno in corso. Scopo dell’intesa è rafforzare il ruolo della donna nelle politiche di sviluppo del Paese e recuperare il gap italiano di partecipazione femminile al mondo del lavoro rispetto alla media Ocse.

Il Protocollo raccoglie, inoltre, le indicazioni che arrivano dalla Commissione Europea in materia di politica industriale. Tra queste, la necessità di offrire migliori opportunità alle donne, che rappresentano il 52% della popolazione, ma appena un terzo degli imprenditori.

L’intesa ridefinisce la “mission” dei 105 Comitati per l’Imprenditoria Femminile (Cif) presenti presso tutte le Camere di Commercio, che avranno il compito di:

Operare per lo sviluppo e la qualificazione della presenza delle donne nel mondo dell’imprenditoria;

Partecipare alle attività delle Camere di Commercio coniugando lo sviluppo dell’imprenditoria locale in un’ottica di genere;

Promuovere indagini conoscitive sulle realtà locali per individuare opportunità di accesso delle donne nel mondo del lavoro e, in particolare, dell’imprenditoria;

Mettere a punto iniziative per lo sviluppo dell’impresa femminile;

Attivare iniziative per facilitare l’accesso al credito;

Curare attività di ricerca e studio, coltivare relazioni con il mondo dell’istruzione e della formazione.

Sono diverse le attività a favore dell’autoimpresa femminile che i Cif hanno portato avanti nel corso di questi anni: dal tavolo di coordinamento a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese al femminile (costituito presso la direzione generale del Mise), al “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa” (giunto alla quinta edizione, con 35 città coinvolte), alla messa on line del portale www.imprenditoriafemminile.camcom.it e alla newsletter annessa. Esperienza unica in Europa, organizzata orizzontalmente e non gerarchicamente, quella dei Cif si è dimostrata molto utile a favorire l’ingresso e la qualificazione delle donne nel mondo imprenditoriale.

La firma di questo protocollo è un altro piccolo passo verso l’affermazione di un vero principio di parità tra donna e uomo, quale volano di sviluppo per il nostro sistema economico.

In Italia – ha detto il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello – una impresa su 4, oltre 1,4 milioni, è gestita da donne, con risultati spesso migliori di quelli dei colleghi uomini. Il mettersi in proprio di tante donne non rappresenta solo una chiave per l’affermazione personale e professionale, ma soprattutto è un fattore fondamentale di crescita e sviluppo dell’intero Paese.

Il Protocollo, infine, affida ad Unioncamere il compito di realizzare un rapporto triennale sull’imprenditoria femminile e quello della creazione di un Coordinamento regionale dei Comitati presso le 20 Unioni Regionali delle Camere di Commercio, per rendere più fluido il collegamento tra istituzioni centrali e Cif.

 

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