Home Cronaca Evasione fiscale di oltre 21 milioni di euro

Evasione fiscale di oltre 21 milioni di euro

0

Magazzinaggio, trasporto di beni e spedizioni di documenti, facchinaggio per conto terzi: una serie di servizi il cui puntuale adempimento è fondamentale per garantire tempestività alle movimentazioni delle merci, ad esempio presso gli scali aeroportuali. Come a Torino-Caselle ed a Firenze-Peretola, luoghi, tra gli altri, presso i quali appaltatrice dei servizi di logistica era una società consortile del capoluogo piemontese, che li forniva regolarmente, ma a prezzi fuori mercato. Come?

Il meccanismo – concorrenziale ma fraudolento – era tutto sommato semplice: dopo l’aggiudicazione delle gare, le commesse venivano sub-appaltate ad un consorzio “filtro” e da questi a singole cooperative consorziate, le quali, pur assicurando la regolare esecuzione dei servizi, poi non versavano l’IVA e le ritenute fiscali all’Erario, con evasioni di imposte “a beneficio” dell’amministratore della società consortile e di tre dei suoi più fidati collaboratori: due “teste di legno” ed un commercialista.

In cella, le Fiamme Gialle hanno tradotto G.D.P., di Rivalta di Torino, amministratore di diritto della società consortile ed amministratore di fatto, sia del Consorzio “filtro” sia delle singole cooperative consorziate; dietro le sbarre anche il commercialista, P.V., di Chieri (TO).

Due arresti domiciliari disposti, invece, per gli amministratori delle singole cooperative consorziate, le principali delle quali con sedi a Torino, Milano, Siena, Roma ed in provincia di Caserta.

I soci lavoratori delle cooperative, seppur assunti da queste ultime, operavano sotto lo stretto controllo di G.D.P. con il risultato che 35 milioni di fatture emesse dalle cooperative al consorzio “filtro” – e da questi “ribaltate” per il medesimo importo alla società consortile – rappresentavano documenti emessi per operazioni inesistenti (i lavoratori, di fatto, erano alle dipendenze della società consortile), con un’evasione quantificata – tra IVA e ritenute fiscali sulle retribuzioni comunque corrisposte – in oltre 21 milioni di euro (tra il 2007 ed il 2011).

I Finanzieri del Comando Provinciale Torino, pertanto, hanno sottoposto a sequestro preventivo 5 unità immobiliari (tra le quali una villa con 16 vani), autovetture, motociclette (tra cui una Moto Guzzi 850 ed una Yamaha 500) e 21 conti correnti nella disponibilità degli arrestati nei comuni di Rivalta di Torino, Settimo Torinese, Torre Pellice (TO) e Pino Torinese.

Le operazioni odierne rappresentano l’epilogo di un’indagine condotta dal Nucleo Polizia Tributaria Torino, su delega della locale Procura della Repubblica (pool penale dell’economia).

Fondamentale è stata anche l’attività svolta dall’Ufficio Antifrode della Direzione Regionale Piemonte dell’Agenzia delle entrate, con l’esecuzione delle preliminari azioni di controllo tributario-amministrativo, all’esito delle quali Magistratura e Fiamme Gialle hanno successivamente svolto le indagini, oggi culminate con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare e del decreto di sequestro emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Torino, Dott.ssa Alessandra Danieli.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version