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È morto Bernard Tapie

Il controverso politico e imprenditore francese era malato di cancro dal 2017. Aveva 78 anni.

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La sua vita è sempre stata all’insegna della lotta. Bernard Tapie è morto ieri a Parigi dopo una lunga malattia iniziata quattro anni fa. La famiglia ne dà nota con un comunicato: ” Dominique Tapie e i suoi figli hanno l’infinito dolore di comunicare il decesso di suo marito e del loro padre, questa domenica 3 ottobre alle 8,40 a seguito di un cancro”. Nella sua vita Bernard Tapie è stato imprenditore, leader politico, ministro, vincitore di scudetti e coppe di campioni, attore , uomo di spettacolo e detenuto dietro le sbarre per 165 giorni. Partito dal nulla, figlio di un operaio e di una badante delle periferie di Parigi, ha cominciato facendo il cantante, il corridore di macchine sportive e il venditore a domicilio di televisioni. Abile come commerciale, è divenuto ricco e famoso inventando prodotti come le batterie sicure per i bambini e soprattutto una società specializzata nell’acquisto di aziende in crisi, nella loro ristrutturazione e poi nella loro vendita. Con questo sistema Tapie, che nella seconda metà degli anni ottanta è anche conduttore televisivo, comincia in maniera crescente a misurarsi nello sport e nella politica. Si interessa prima di ciclismo conquistando da patron due tour de France poi nel 1986 acquista e diventa presidente dell’ Olympique Marsiglia con cui dal 1986 al 1994 vince di tutto. E’ sua la prima squadra francese a vincere la Coppa dei Campioni. Diventa tra il 1990 e il 1993 anche proprietario dell’ Adidas. In politica si ricorda il suo celebre duello con Le Pen padre. Mitteraund, che lo considera un suo protetto, lo fa eleggere deputato socialista e diventare ministro. A metà anni 90 Tapie, giunto all’ apice del successo, ha un tracollo dai contorni tutt’ora misteriosi. Troppo impetuoso per rispettare alcuni equilibri, il Presidente del Marsiglia suscita entusiasmi ma anche nemici. Dopo sequestri, espropri e vicende giudiziarie molto complesse, Tapie è condannato a 2 anni per corruzione per il calcio, 18 mesi per frodi fiscali, 5 anni di interdizioni dalle cariche pubbliche oltre che per falsificazioni e appropriazione indebita di beni aziendali ai tempi dell’ Olympique Marsiglia. Nel 2010 , dopo un processo durato quasi 20 anni , è assolto dall’accusa di bancarotta nell’inchiesta sul crac finanziario della sua holding. Ancora una volta Tapie non si arrende e inizia una nuova vita. Riprende la sua strada nel mondo degli affari mentre fa teatro, recita in film per la televisione e per il cinema, fa il conduttore di programmi radio tv, commenta le partite di calcio e scrive libri di successo. Nel 2016 torna a esser tra i 400 imprenditori più ricchi del mondo con una fortuna stimata in 150 milioni di euro. Nel 2017 viene colpito dal cancro allo stomaco. E’ la sua ultima battaglia. Oggi la Francia , e in particolare Marsiglia la città da cui era stato adottato e che aveva portato sulle vette d’ Europa, lo piange. Il sindaco di Marsiglia Benoit Payan, che ha scritto su twitter “ Marsiglia sarà lì per rendergli un tributo popolare alla sua altezza”, ha fatto allestire la camera ardente allo stadio Velodrome mentre i funerali si terranno nella cattedrale de la Major , di fronte al Mar Mediterraneo. Commosso il saluto anche della sua ex squadra di calcio : “ L’Olympique Marseille ha appreso con profonda tristezza della scomparsa di Bernard Tapie – si legge in una nota della società –. Lascerà un grande vuoto nel cuore dei marsigliesi e rimarrà per sempre nella leggenda del club». Il Presidente francese, Emmanuele Macron e la Tapmoglie Brigitte hanno commemorato Tapie con queste parole: “ L’ambizione, l’energia e l’entusiasmo sono stati fonte di ispirazione per generazioni di francesi. Quest’uomo, che aveva uno spirito combattivo per spostare le montagne e conquistare la luna, non ha mai deposto le armi e ha combattuto una battaglia contro il cancro fino ai suoi ultimi istanti». Importanti anche il pensiero del primo ministro Jean Castex : «La prima immagine che mi viene in mente è quella del combattente, per le sue idee, le sue convinzioni. Un uomo molto impegnato, che ha dato tutto e credo che questo lo si sia visto anche contro la malattia. Ha lottato colpo su colpo, da combattente come è sempre stato. Mi inchino alla sua memoria». Significativo il ricordo anche di Claude Lelouch che ha recitato con lui nel fim “Uomini & donne – Istruzioni per l’uso”: “ Un guerriero resta un guerriero. Non aveva paura di niente, e soprattutto non della morte». Bernard Tapie amava dire di se “ ho vissuto in un modo incredibile, meraviglioso, fortunato”.

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