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Covid 19, passa la linea Olandese.

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L’Olanda, uno stato minuscolo che per estensione può essere equiparato a qualche regione italiana ha dettato la linea ed imposto la sua politica. Questa è l’Europa.

Quindi passa la linea olandese. I ministri delle Finanze della zona Euro hanno dato il via libera a un pacchetto di misure da 500 miliardi per far fronte all’emergenza coronavirus. All’interno del quale compaiono 200 miliardi di prestiti del Mes, il Meccanismo europeo di stabilità. Nel testo non si parla di eurobond, ma si cita il Recovery fund, il fondo per la ricostruzione richiesto dalla Francia. 

Visto cosi’, il piano dell’Eurogruppo è più o meno quello che era già stato delineato nei giorni scorsi: ai 100 miliardi di garanzie per la lotta alla disoccupazione (il programma Sure presentato dalla Commissione europea) e ai 200 miliardi della Bei per dare liquidità alle imprese, si sono aggiunti i prestiti del Mes che dovranno aiutare gli Stati più colpiti dalla pandemia ad affrontare l’emergenza sanitaria. Questi fondi non prevedono le famigerate condizionalità, ossia non richiederanno garanzie come l’impegno ad attuare riforme per stabilizzare i conti. Ma solo a patto che i prestiti siano usati solo ed esclusivamente per la spesa sanitaria legata al Covid-19. Se vorranno essere utilizzati per dar fiato all’economia occorrerà passare dalle condizionalità. 

Questo è il quadro. E rispecchia più o meno il mandato che aveva ricevuto il ministro olandese, il cui principale obiettivo era bloccare qualsiasi riferimento ai coronabond richiesti da Italia e Spagna. Se proprio un cedimento da parte olandese vi è stato è l’aver accettato l’inserimento nel testo finale dell’impegno a istituire il Recovery fund. La portata e le modalità di finanziamento di questo fondo saranno discusse dai leader europei al prossimo vertice Ue. 

Quello che si sa, per ora, è che se i 500 miliardi del pacchetto dell’Eurogruppo serviranno ad affrontare i costi immediati dell’emergenza, questo fondo dovrà servire a sostenere la ripresa  e “dovrebbe essere collegato al bilancio Ue”, ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. Se il Recovery fund sarà la base per l’emissione degli eurobond è tutto da vedere. “L’Eurogruppo è d’accordo a lavorare ad un Recovery fund per sostenere la ripresa – si legge nelle conclusioni – Il fondo sarà temporaneo e commisurato ai costi straordinari della crisi e aiuterà a spalmarli nel tempo attraverso un finanziamento adeguato”.“

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