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Conferenza Stampa On. Gregori e On. Guerra

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Parlamentodi Gianluca Colasanti

IQ.15/06/2013 – Nella giornata di Giovedi 13 Giugno, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di una proposta di legge riguardante una modifica della normativa vigente in materia di toponomastica, tenuta da due deputati del Partito Democratico: On. Monica Gregori,membro della Commissione Lavoro e della Commissione Politiche dell’Unione Europea,e On. Mauro Guerra,appartenente alla Commissione Bilancio,Tesoro e Programmazione. In riferimento alla suddetta proposta di legge corre l’obbligo di un richiamo a quanto avvenuto pochi mesi fa nel comune di Affile(Rm), dove un finanziamento pubblico finalizzato alla costruzione di un monumento celebrativo al milite ignoto, è stato orientato verso un utilizzo quantomeno improprio, ossia l’innalzamento di una mausoleo dedicato a Rodolfo Graziani,noto gerarca fascista condannato peraltro dall’Onu per crimini contro l’umanità.

L’improprio uso del finanziamento ha indotto il neo governatore del Lazio Nicola Zingaretti alla sospensione immediata dell’erogazione del denaro stanziato e di conseguenza alla realizzazione dell’opera. Questo episodio ha riportato all’attenzione di tutti la necessità di un riferimento normativo più accorto riguardo la toponomastica.

Proprio su questa linea si è articolato l’intervento dell’Onorevole Gregori che ha illustrato la necessità di variazione della legge n.1188/1927 evidenziando il fatto che in quest’ultima si ponga sostanzialmente come unico limite quello temporale, che risiede nel fatto di non poter intitolare vie, piazze, monumenti e quant’altro a qualunque persona che non sia deceduta da almeno dieci anni. Questa lacuna sottolinea un punto di forte criticità in quanto non esclude esplicitamente i cosiddetti criminali di guerra come possibili intestatari di una strada piuttosto che di un mausoleo.

Ciò rappresenta un evidente vuoto normativo da colmare ,secondo quanto illustrato dagli Onorevoli Gregori e Guerra, attraverso la suddetta proposta di legge che è mirata ad imporre il divieto a qualsiasi ente pubblico di intitolare strade, lapidi, piazze pubbliche etc. a tutti coloro che abbiano subito condanne per crimini di guerra, crimini contro l’umanità o condanne relative ad atti terroristici o eversivi. Tutto questo trova una sua particolare legittimazione nel quadro di riferimento normativo sia a livello europeo che internazionale senza dimenticare la valenza civica e morale del provvedimento stesso anche in considerazione di un possibile percorso evolutivo volto e riferito soprattutto alla tutela e salvaguardia della memoria storica che dovrebbe essere alla base di ogni società.

 

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