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Storia ordinaria di un falso invalido

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 falso-ciecodi Stefania Paradiso

Ci risiamo. Un altro falso invalido smascherato. Dopo tre mesi di pedinamenti e riprese i carabinieri della stazione di Marino hanno scoperto un 63enne che si fingeva cieco per riscuotere la  pensione di invalidità oltre all’accompagnamento.

 L’uomo, originario di Roma, ha messo in atto una truffa da 200 mila euro: per l’Inps, infatti, era non vedente ma i filmati lo vedono fare la spesa, prelevare al bancomat e curare, con solerzia e attenzione, l’orto. I carabinieri da quest’estate hanno controllato la vita dell’uomo che era autonomo in ogni sua attività. L’uomo si era finto cieco nel 1998. Si era licenziato dall’ente Poste italiane dove lavorava, accusando un aggravarsi di un virus alla vista, percependo così la doppia pensione: quella lavorativa e quella d’invalidità. E’ solo l’ennesimo caso di truffa ai danni dello Stato e dei veri invalidi. Ma dare solo la colpa ai falsi invalidi sarebbe errato. In questi cittadini c’è la disonestà e la volontà di truffare gli enti ma colpevoli allo stesso modo sono anche le commissioni mediche che, spesso compiacenti e colluse, fingono di non vedere le false invalidità. C’è un giro di certificati falsi, medici corrotti e commissioni che non accertano che fanno sì che si crei un brutto circolo vizioso.

Cronaca, falso invalido, truffa, IQ

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