Home Il Territorio Cicloturismo, un “greenfondo” per il pianeta.

Cicloturismo, un “greenfondo” per il pianeta.

Due anelli da percorrere tra i borghi intorno a L’Aquila. È la CicloAppennina, in programma il 18 giugno.

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di BIANCA CARATI

Più si pedala, più alberi si piantano. È questa la novità della “CicloAppennina”, la cicloturistica promossa da Misura insieme a Legambiente e Viviappennino, che si correrà il prossimo 18 giugno con partenza da L’Aquila e ritorno nel capoluogo abruzzese dopo aver percorso un anello a scelta di 37 o di 66 chilometri che segue in parte il tracciato della “Ciclovia dell’Appennino”, tra i Parchi del Gran Sasso, del Sirente Velino e della Maiella. È un itinerario spettacolare, progettato dai cartografi di Rcs, società che da anni disegna il percorso del Giro d’Italia e di altri appuntamenti. Si parte quindi la mattina dal centro de L’Aquila per seguire un itinerario fatto di stradine asfaltate a bassa intensità di traffico tra i paesini più belli dell’Abruzzo, da San Demetrio ne’ Vestini a Caporciano, e poi Bominaco, Fagnano Alto, Villa Sant’Angelo, piccoli centri d’origine medievale che impreziosiscono un percorso, stretto fra la Piana di Navelli e la Valle Subequana, accessibile a (quasi) tutte le gambe. Sono appena 350 i metri di dislivello del primo itinerario, quello più breve, mentre il secondo anello comprende una vetta di giornata a 980 metri per un dislivello complessivo di circa 900. Sono previste tappe con punti sosta e degustazione di prodotti tipici. Lungo il tragitto ciascun partecipante potrà versare in appositi contenitori le simboliche foglie prese alla partenza: serviranno a calcolare il numero di alberi che grazie alla “CicloAppennina” verranno piantati in Italia. Più saranno gli iscritti alla manifestazione, più chilometri ciascuno riuscirà a percorrere, più saranno gli alberi che verranno piantati per assorbire le emissioni dannose e ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici. «È per questo che abbiamo ribattezzato la “CicloAppennina” con il termine Greenfondo – spiega Massimo Crippa, direttore commerciale del gruppo Colussi, di cui fa parte il brand Misura, primo partner della cicloturistica – Vogliamo sottolineare l’impegno che ciascuno deve mettere se vogliamo vincere la battaglia più importante per il pianeta, quella contro il riscaldamento globale». La “CicloAppennina”, alla sua prima edizione, ripercorre in parte il tracciato della “Ciclovia dell’Appennino”, l’itinerario raccontato in questi anni da Legambiente e ViviAppennino, insieme a Misura, che attraversa 14 regioni per un totale di ben 3.100 chilometri lungo la catena degli Appennini. «Vogliamo cominciare a raccontare la “Ciclovia dell’Appennino” pezzo per pezzo – dice Enrico Della Torre, presidente di ViviAppennino e ideatore del percorso cicloturistico più lungo del Paese – Ogni anno cambieremo itinerario e regione, proponendo le parti più suggestive della ciclovia: un modo per presentare al grande pubblico degli appassionati le occasioni di vacanza che l’Appennino riserva».

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