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Bambini avvelenati per vendetta?

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da redazione

IQ. 17/03/2013 – Facile avvelenare dei bambini. Sono indifesi e golosi e basta irretirli con un cioccolatino per avvelenarli. Sebastian, 5 anni, è stato ucciso dal Carbofuran, un potente pesticida usato in agricoltura e vietato dal 2009, mentre i fratellini, Alexander e Ionut, di 10 e 7 anni, sono fuori pericolo e si trovano a casa di parenti.

Un insetticida incolore e inodore ha ucciso un bambino e la procura parla di omicidio volontario messo in atto per vendetta. L’ipotesi principale resta, quindi, quella della vendetta nei confronti della coppia. Il  Carbofuran era stato inserito nella confezione di cioccolatini, mangiati dai bambini l’8 marzo, e nel vino e nelle arance. I genitori di Sebastian, Marica Tache e Daniel Lupescu, avrebbero fornito ai carabinieri una serie di indicazioni importanti perché le indagini prendessero la direzione giusta: “Abbiamo raccontato tutto quello che sappiamo ai carabinieri, e loro ci hanno detto che presto avranno la soluzione per risolvere questo giallo”. Che si tratti di vendetta, razzismo, odio o altro lo accerteranno gli organi competenti. Il fatto fondamentale è come si possa vendicarsi su tre bambini. Le questioni tra adulti, legali e non, dovrebbero restare un argomento tra adulti. Ma se uno o più adulti avvelenano dei bambini siamo di fronte ad un fatto aberrante e doloroso. Sembrerà retorica ma i bambini dovrebbero essere lasciati fuori da alcune situazioni. Dovrebbero.

 

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