“L’impennata dei fallimenti della Pmi italiana non si arresta: nel secondo trimestre dell’anno hanno chiuso 4.241 attività, un aumento del 14,3% rispetto allo stesso periodo del 2013, e in tutto il Paese i default hanno superato la soglia psicologica degli 8mila (+10,5%) raggiungendo un record assoluto. Ma la politica continua imperterrita a discutere sull’articolo 18, senza rendersi conto che rappresenta solo un totem ad uso e consumo dei sindacati, e che in Italia ci sono oltre 3 milioni di disoccupati e altrettanti precari. Ecco perché, prima di continuare con questa diatriba, sarebbe necessario ridurre il costo del lavoro e diminuire il peso della burocrazia, restituendo alle imprese parte delle somme che versano nelle casse dello Stato e che attualmente sono destinate a finanziare la spesa pubblica”. Così Francesco Aracri, senatore di Forza Italia.
“Noi ci siamo sempre schierati dalla parte del giusto; ecco perché, nonostante la diversità sostanziale con lo schieramento politico del premier Renzi, abbiamo dato la nostra disponibilità a trattare con il governo sui temi del lavoro. Ma le parole di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, ci lasciano perplessi: il voto di Forza Italia non va considerato un “soccorso azzurro”, bensì un input a lavorare insieme per il bene del Paese, a prescindere dal colore e dall’appartenenza politica. Forza Italia vuole esclusivamente il bene dei cittadini, il Pd evidentemente no. Arrivati a questo punto che senso ha continuare questa pantomima?” conclude l’esponente di Forza Italia.