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Ancora tagli nella sanità laziale

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di Pietro Bardoscia

La ricetta della Regione ? Tagliare su tutto…o quasi!!

Appena insediata la Polverini ha proceduto con la Riconversione di molte strutture ospedaliere, al taglio dei posti letto sino al blocco del turn over di medici ed infermieri (su indicazione del Governo).

Ma ancora non basta. Dalla Regione Lazio ci sono nuove direttive che obbligano ad attuare: la diminuzione delle ore di front office nei Centri per le prenotazioni indispensabili per la cittadinanza, il riciclaggio degli ausili (come le sedie a rotelle), una politica di risparmio sui servizi di ristorazione, di lavanderia,di pulizia, e sanificazione.

Ma non è tutto. I direttori Generali dovranno obbligare i vincitori delle gare di appalto ad una ulteriore riduzione del 5% degli importi (come se non bastassero le gare al ribasso n.d.r.) e, nel caso non si raggiunga un accordo, si dovrà rescindere il contratto entro 30 giorni.

Ed ancora, occorre tagliare le ore di vigilanza armata convertendole in non armata perché costa meno, eliminare i cellulari aziendali o porre un tetto all’uso degli stessi, ridurre i consumi energetici spengendo le macchine elettriche non utilizzate, ridurre o eliminare le merendine e fare fotocopie sempre fronte-retro.

Da ricordare gli aumenti consistenti negli ultimi anni dei ticket per le visite specialistiche di 14 euro, per le Fkt di 15 euro e delle Risonanze Magnetiche e Tac di 25 euro che si aggiungono al costo iniziale dei 36,15 euro.

Fino a dove vogliono arrivare?

12 Novembre 2012

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