Berlusconi, condannato in via definitiva per frode fiscale, non conosce vergogna e, invece di rassegnarsi al verdetto della Corte di cassazione, continua a comportarsi come se non fosse un pregiudicato, annunciando di volersi candidare alle prossime elezioni europee. Ci ha pensato il commissario Ue alla Giustizia, Viviane Reding, a riportarlo alla realtà rispondendo, a chi le chiedeva un commento sulla possibilità che Berlusconi si candidasse, che le regole europee sono molto chiare. Già, quelle regole alle quali il sultano di Arcore è sempre stato allergico, quelle regole che ha calpestato innumerevoli volte, guardandole con disprezzo perché riteneva di poter essere “diverso” da tutti gli altri cittadini. Sì, perché al di là delle storielle che ancora una volta tenta di propinare agli italiani, la verità è che, dopo essere sfuggito per anni alla giustizia è stato condannato perché giudicato colpevole. Siamo davanti ad una persona che ha reso il nostro Paese ridicolo agli occhi della comunità internazionale e che, invece di atteggiarsi a padre costituente, dovrebbe solo farsi da parte.
Lo dichiara in una nota il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro