Lo afferma in una nota Luigi Mastrosanti, segretario organizzativo Uilca, l’organizzazione di categoria dei bancari della UIL, “annunciando per il 31 ottobre uno sciopero dei dipendenti e di tutti i lavoratori delle banche per protestare contro una decisione presa autonomamente dall’Abi nei giorni scorsi per via del quadro generale di crisi e di recessione del nostro Paese, dell’eccedenza di personale aggravata dalla riforma Fornero, della poca flessibilità in uscita e in entrata”.
“La giornata di sciopero – prosegue Mastrosanti – sarà preceduta da un presidio nazionale il 30 ottobre, giornata nazionale del Risparmio, a piazza Farnese per testimoniare la determinazione della categoria nel rivendicare il proprio contratto e aziende di credito in cui lavorare che siano realmente al servizio delle famiglie e del sistema produttivo del Paese”.
“Il mancato rispetto del Contratto nazionale di lavoro – interviene il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Pierpaolo Bombardieri – pone tutti in una condizione di rischio: giovani, anziani, quadri dirigenziali, perché se viene improvvisamente annullato, decadono le garanzie in esso previste.
Non è accettabile una situazione del genere. Nei mesi scorsi, abbiamo assistito a Roma e nel Lazio alla chiusura di numerosi sportelli, con conseguente perdita dei posti di lavoro. Non possiamo assistere inerti anche alla disdetta di un Contratto. A discapito sempre dei lavoratori. Mentre i grossi banchieri continuano strapagati la loro attività e le loro operazioni. Sarebbe più corretto che fossero loro a pagare per le loro politiche sbagliate e non i dipendenti a rimetterci”.