IQ. 20/05/2013 – Il regime di Damasco punta i suoi missili su Tel Aviv, che saranno usato qualora ci fossero nuovi raid dei caccia dello Stato Ebraico.
Ma Israele ribadisce che “sarà fatto tutto il possibile” per impedire il trasferimento di armi agli Hezbollah.
Questi ultimi, schierati nella regione siriana di Homs, oggi hanno garantito al presidente Bashar al Assad un’importante vittoria militare, conquistando con le forze governative la cittadina di Qusayr, strategica perché collega la capitale siriana alle regioni costiere dominate dagli alawiti filo-regime. Almeno 58 i morti e 600 i feriti, secondo gli attivisti. Ma ci sarebbero anche numerose vittime tra le forze governative e gli integralisti libanesi, al fianco dei quali, secondo l’opposizione, hanno combattuto anche “elementi iraniani”.
L’escalation in Siria sembra sempre più reale, e anche oggi i bombardamenti e gli scontri armati hanno insanguinato la terra di questo martoriato Paese, che in due anni ha visto morire, secondo le ultime stime, oltre 80.000 persone, la metà delle quali civili inermi, compresi quasi 5000 bambini.