Tempo fa scrissi che era in corso una pesante offensiva mediatica per sgravare Acea dalle pesantissime ed incontrovertibili responsabilità circa la distruzione del lago di Bracciano. Ieri ne abbiamo avuto la prova provata. Prendendo spunto dalla doverosa ricognizione del Noe, che ha rilevato presenza di piccole tubazioni ( 20 in totale, di cui alcune arrugginite ed inutilizzabili ) in grado di prelevare minime quantità d’acqua per innaffiare giardini o mini orti a ridosso del Lago ( acqua che dunque torba al Lago stesso, come è evidente) , prendendo spunto da ciò , dicevo, alcuni organi dunque stampa hanno “sbattuto il mostro in prima pagina”. Una operazione, dunque, di mistificazione della realtà indecorosa. Roba da MinCulPop di antica memoria. Ci si sono buttati a pesce alcuni mestatori nel torbido, spinti solo da motivazioni pseudopolitiche a difesa della Sindaca di Roma, ma privi di qualsivoglia conoscenza dei problemi attuali del lago di Bracciano, ed anche della storia dei nostri comuni e del nostro territorio. Signori pentagrullini che salite in cattedra noi l’acqua dal lago l’abbiamo presa in modo consistente e continuativo solo in pochi territori e solo per fini agricoli , fino agli anni ’80, cioè fintanto che c’è stata possibilità di coltivare in riva al lago. Forse non lo sapete, ma quell’acqua non l’abbiamo mai neanche bevuta. Tanto è vero che l’appellativo “denti ruzzi” per noi anguillarini deriva dal fatto che si beveva quella proveniente dai bottini a ridosso di Martignano….Vabbè ma non vale la pena raccontarvelo, visto che sapete già tutto….o no?
Lo dichiara l’On. Emiliano Minnucci del PD su facebook.
