Roma, 09 mag 2016 – “Un morto carbonizzato per un incendio divampato improvvisamente in ambiente ignifugo e una donna stuprata poco dopo l’intervento. Due episodi accaduti non in una zona di estremo degrado, ma all’interno di uno dei più grandi nosocomi della Capitale: il San Camillo. Ovvero all’interno della tanta celebrata eccellenza sanitaria del Lazio”. Così il segretario regionale della Uil di Roma e del Lazio, Paolo Dominici, in merito ai gravissimi episodi di cronaca avvenuti all’interno del nosocomio sulla circonvallazione Gianicolense. “Situazioni inaccettabili in qualsiasi contesto, ancor di più in un luogo preposto alla cura – prosegue Dominici – e’ questa la tutela della salute che i pazienti e i cittadini tutti si aspettano durante un ricovero o una visita ambulatoriale? E qual è la posizione del direttore generale della struttura? Stupisce in tutto questo dramma il suo silenzio. Sulla sicurezza e la vigilanza, su cui la Uil ha molto insistito nell’ultimo anno, cosa è stato fatto?”.
