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Sanremo 2025, Emis Killa indagato per associazione a delinquere: “Mi ritiro dal Festival”.

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Emis Killa si ritira dal Festival di Sanremo 2025. Il rapper, all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, è indagato dalla procura di Milano per associazione a delinquere ed è stato colpito dal Daspo che gli vieta di assistere agli incontri di calcio come riferisce il Corriere della Sera.

Le parole del rapper e di Conti

“Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare“, scrive il rapper sui social. “Prendo atto con rammarico della decisione di Emis Killa di ritirarsi da Sanremo. Comprendo il suo stato d’animo che non gli consente di vivere al meglio e con serenità la settimana di musica al festival”, le parole del direttore artistico e conduttore Carlo Conti in un post.

Il post

“Apprendo oggi dai giornali che sono indagato (a me è stato notificato esclusivamente il daspo, che è un atto amministrativo e non penale) e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici”, scrive il rapper in una nota dopo che il suo nome è stato iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta ‘Doppia curva’, che a fine settembre ha portato a 19 misure cautelari e all’azzeramento delle due curve del tifo di Milano. Killa, all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, risulta indagato per associazione a delinquere.

“Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare”, sottolinea. Per poi concludere: “Confido che tutto si risolverà al più presto, per il meglio, e spero di poter affrontare in futuro un Festival in cui ad essere centrale sia la musica, poter portare la mia canzone, parlare solo di quella e divertirmi, come avrebbe dovuto essere quest’anno e come è giusto che sia per tutti gli Artisti che decidono di mettersi in gioco e partecipare alla gara”.

Il sindaco di Sanremo: “Decisione corretta”

“Trovo corretto che una persona che ha un’indagine per reati così gravi, sempre che questo venga confermato, preferisca non presentarsi per evitare di finire sotto il clamore dei riflettori”, dice all’Adnkronos il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, commentando la decisione di Emis Killa. “Ritengo la sua scelta rispettosa delle istituzioni”, conclude il primo cittadino.

La ricostruzione

Il nome di Emis Killa risulta nel registro degli indagati dell’inchiesta ‘Doppia curva’, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, che a fine settembre ha portato a 19 misure cautelari e all’azzeramento delle due curve del tifo di Milano.

La mattina del 30 settembre i poliziotti della Mobile avevano perquisito la casa del rapper in Brianza e avevano sequestrato 40mila euro in contanti, sette coltelli, tre tirapugni e un taser. Secondo le indagini, il 35enne tifoso rossonero avrebbe assistito a un pestaggio al Meazza nei confronti di uno steward l’11 aprile in occasione della partita Milan-Roma. Emis Killa era stato identificato dalla polizia insieme ad altri 14 ultrà della Sud mentre un gruppo di tifosi colpiva uno steward “colpevole” di aver tentato di fermare l’ingresso di due di loro che volevano entrare con un unico biglietto. Le telecamere lo riprendono mentre osserva l’aggressione prima di essere accompagnato in curva.

Emis Killa è “amico e socio della banda della Curva Sud. Tanto da gestire insieme all’ultrà Fabiano Capuzzo (arrestato anche lui a fine settembre) la barberia ‘Italian Ink’ di Monza. Catena che, attraverso una sorta di franchising, è considerata la cassaforte di Lucci (capo ultrà, ndr)”.

Il 26 dicembre 2022 gli investigatori della Mobile “lo immortalano mentre partecipa a Scanzorosciate a casa di Luca Lucci, in quel momento ai domiciliari, alla cena di Natale. Al suo fianco ci sono altri ultrà criminali che finiranno in carcere: Islam Hagag, amico stretto del ‘collega’ Fedez, Luciano Romano, Fabiano Capuzzo, Rosario Calabria (legato alle cosche calabresi) e Daniele Cataldo, accusato ora del tentato omicidio del ‘rivale’ di Lucci, Enzo Anghinelli nel 2019”. Le stesse persone “con cui il primo aprile 2023 Emis Killa viene fotografato a Cologno Monzese fuori dal bar gestito da Lucci. Sui social – si legge ancora sul quotidiano – invece sfoggia fotografie con altri personaggi considerati dagli inquirenti vicini alle cosche calabresi come Alfonso Cuturello e Antonio Favasuli”.

Fonte: adnkronos.com

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