8.1 C
Rome
venerdì, Gennaio 24, 2025
HomeCronacaMaltrattamenti all'asilo di Vanzago, tre arresti.

Maltrattamenti all’asilo di Vanzago, tre arresti.

Date:

venerdì, Gennaio 24, 2025

Bambini strattonati, insultati, tirati per le orecchie, lasciati con il pannolino sporco, fatti addormentare con delle “goccine” e confinati da soli in stanze buie per punizione.

Uno di loro sarebbe stato chiuso in uno sgabuzzino tra i detersivi, un altro lasciato in lacrime in un bagno allacciato a un passeggino e altri altri due svegliati con spruzzi in faccia di un liquido dal biberon.

Sono molteplici gli episodi di maltrattamenti che hanno fatto finire gli arresti domiciliari la titolare di un asilo nido privato di Vanzago, nel Milanese, e due educatrici, le quali avrebbero agito “senza manifestare alcun tipo di scrupolo” nei confronti di 35 bimbi.

La struttura era già finita al centro di un’inchiesta analoga nel gennaio del 2023 e la stessa responsabile era stata destinataria di una misura interdittiva e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Misure che, come osserva il gip Giulio Fanales, “si sono rivelate inadeguate”. Nell’ordinanza di custodia cautelare il giudice parla di modalità “evocative di una pericolosa propensione alla violenza”, un comportamento che non si sarebbe fermato “nemmeno a seguito del controllo delle forze dell’ordine”. E alla luce di testimonianze, intercettazioni e frame estrapolati dai video delle telecamere nascoste nella struttura spiega che ciascuno dei piccoli maltrattati risulta essere stato “non soltanto vittima delle singole condotte vessatorie, ma, altresì, spettatore dei costanti abusi fisici e verbali”.

Nei due mesi di monitoraggio dell’asilo da parte degli investigatori del Nucleo investigativo dei carabinieri coordinati dal pm Maria Cardellicchio, sono emerse attività ludiche ‘fantasma’ che duravano giusto il tempo necessario a scattare una foto da mostrare ai genitori nella chat di classe. Attività predisposte “fittiziamente” dalle maestre “con la mera partecipazione dei bambini solo per alcuni secondi”. La titolare, intercettata al telefono lo scorso gennaio, diceva che “la mamma è lì che aspetta le foto di questi cuccioli che gli viene detto che piangono (…) e poi va a finire che li ritirano e li danno ai nonni e prendono la babysitter a casa”.

Dalle indagini è emerso anche che in alcuni casi “le educatrici presenti non erano in numero adeguato rispetto ai bambini” e che, per rimediare, la responsabile avrebbe impiegato “la figlia minore, pur non avendo titoli”. Per lo stesso motivo, inoltre, avrebbe dato indicazione di “falsificare i fogli presenze, facendo figurare fittiziamente altro personale, in modo da risultare in regola nel rapporto educatrici/bambini in caso di controlli da parte di Ats”.

Fonte: ANSA.IT

Articoli Recenti

Australian Open: Sinner con tranquillità, Djokovic con Murray redivivo

"Nel mezzo di una tempesta se guardi i rami di un albero giureresti che stia per cadere. Se guardi il tronco ti accorgerai di...

Parigi, Opéra Bastille – La piccola volpe astuta (direttore Juraj Valčuha).

Una sala piena di bambini – quasi a doppiare le numerose voci bianche presenti in scena – accoglie la matinée di Příhody lišky Bystroušky (letteralmente Racconti della volpe orecchie affilate di...

L’Italia accoglierà 21 bambini malati oncologici da Gaza.

Nella riunione di 'Food for Gaza' convocata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato affrontato a fondo il tema dell'assistenza sanitaria immediata da...

Neonata ritrovata a Cosenza, rapitori presi in casa: blitz alla festa per la ‘nascita’.

Sono un'italiana di 53 anni di Castrolibero, Rosa Vespa, e il marito senegalese, Aqua Moses, i due rapitori della neonata prelevata ieri pomeriggio dalla clinica...

‘Stai a casa’ e vieta a moglie di lavorare, condannato.

Per parecchio tempo ha fatto lavorare la moglie come contabile nella sua azienda ma senza versarle lo stipendio. Poi, quando lei trovò un impiego nel...

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.