Platone non era un femminista, ma come filosofo affermava che le differenze tra i sessi non giustificavano una divisione rigida dei ruoli sociali. Secondo il suo pensiero le donne potevano ricevere la stessa educazione degli uomini, inclusi l’addestramento fisico, la filosofia e la politica.
Durante il Medioevo, le donne furono spesso escluse dalla vita pubblica e relegate a ruoli domestici, ma alcune, come Christine de Pizan nel XV secolo, sfidarono questi limiti scrivendo opere a difesa dell’intelletto e delle capacità femminili.
Con l’Illuminismo, il pensiero razionale e le idee di uguaglianza stimolarono le prime vere richieste di diritti per le donne. Figure come Mary Wollstonecraft, con il suo trattato “A Vindication of the Rights of Woman” (1792), sostennero l’istruzione e la parità per le donne come prerequisito per una società più giusta.
E prima ancora Olympe de Gouges (1748-1793) è da considerare una delle prime femministe della storia per il suo impegno nella lotta per i diritti delle donne durante la Rivoluzione Francese. Il suo contributo più noto è la Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina (1791), un testo ispirato alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789, ma che ne evidenziava l’esclusione delle donne.
Nel XIX secolo nasce il termine femminismo ed è il secolo della trasformazione in un movimento organizzato, legato ai movimenti per l’abolizionismo e i diritti civili. Negli Stati Uniti e in Europa, le donne iniziarono a chiedere il diritto di voto, il diritto all’istruzione e migliori condizioni di lavoro. La Convenzione di Seneca Falls del 1848, guidata da Elizabeth Cady Stanton e Lucretia Mott, segnò un punto di svolta, ponendo l’uguaglianza di genere al centro del dibattito pubblico.
E cosa accadde nell’Italia post-unitaria?
E nei paesi musulmani a fine Ottocento?
Dopo aver ottenuto il diritto di voto, il femminismo si concentrò sulle questioni della parità economica, della libertà sessuale e dei diritti civili. Negli anni ’60 e ’70, figure come Simone de Beauvoir (“Il secondo sesso”, 1949) e Betty Friedan (“La mistica della femminilità”, 1963) misero in discussione i ruoli tradizionali delle donne nella società e nel matrimonio. Il movimento per la liberazione delle donne si espanse, contribuendo a importanti riforme legali in materia di lavoro, divorzio e scelta della maternità.
Dagli anni ’90 in poi, il femminismo ha assunto forme più intersezionali, riconoscendo come il genere si intrecci con etnia, classe sociale, orientamento sessuale e altre identità.
Ne parleremo con la storica Fiorenza Taricone.
Raggiungici!
Luogo: online sulla app gratuita vocale Clubhouse.
Titolo della room (le room sono le trasmissioni di tipo radiofonico che si tengono su Clubhouse): “Femminismo: storia, cultura, diritti
con Fiorenza Taricone”.
Data e orario:
- Martedì 15 aprile 2025, dalle 21:00 alle 23:00.
Come collegarsi per ascoltare “Femminismo: storia, cultura, diritti
con Fiorenza Taricone”:
- scaricare sul cellulare la app gratuita Clubhouse e crearsi un account
- cercare e collegarsi alla house GrandiDonne e/o all’account @soniarm
- martedì 15 aprile 2025 dalle 21:00 entrare in Clubhouse e poi nella room: Femminismo: storia, cultura, diritti
con Fiorenza Taricone”. - oppure alle 21:00 cliccare direttamente su questo link
Ospiti:
- Fiorenza Taricone, professoressa di Storia delle dottrine politiche all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, già Rettrice Vicaria dello stesso Ateneo.
Moderano:
- Sonia R. Marino, architetta, ergonoma, fondatrice di ‘donna immagine città’.
- Domenico Creazzo, imprenditore.
- Valeria Casati, servizi organizzativi e promozionali per realtà del settore culturale.
- Mehret Tewolde Weldemicael, Associazione Le Réseau.
- Casimiro Vizzini, One Sustainable Health for all Foundation.
‘donna immagine città’, per la promozione della parità e il contrasto agli stereotipi, è stata fondata da Sonia R. Marino ed è composta da:
- Integronomia, ricerca e formazione in ergonomia / ingegneria dei fattori umani e sostenibilità;
- I.N.B.B. Istituto Nazionale Biosistemi e Biostrutture, Consorzio Interuniversitario;
- ErgolabUnitus presso Agraria dell’Università degli Studi della Tuscia.
Per aggiornamenti sul programma andare sul sito: www.immaginecitta.org
