La villa che fu dimora di Luigi Magnani, tra i fondatori di Italia Nostra, uno dei primi movimenti ambientalisti italiani, ospita una sorprendente mostra sui fiori nell’arte: oltre 150 opere, dai maestri del Simbolismo all’Arte contemporanea che, dal 15 marzo al 29 giugno, gareggeranno con la natura lussureggiante del Parco Romantico (appena restaurato) in cui è immerso l’edificio ottocentesco, sede della Fondazione Magnani Rocca, in provincia di Parma.

La mostra che esplora la carica simbolica dei fiori nell’arte
I fiori ispirano da generazioni gli artisti di ogni epoca. La mostra FLORA. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi sceglie, così, di puntare l’attenzione sui capolavori “floreali” dei più grandi maestri dell’arte italiana, da fine Ottocento alla contemporaneità, dove la carica simbolica è più accentuata. Per Boldini, ad esempio, è un simbolo di grazia, per de Pisis un’esplosione cromatica e una riflessione sulla caducità della vita, per Morandi una meditazione silenziosa. “Non c’è pittrice o pittore del Novecento che non abbia dipinto fiori”, commenta Daniela Ferrari, co-curatrice della mostra insieme a Stefano Roffi, “seguendo una vocazione intima e una personalissima interpretazione, una sfida rappresentativa. Il fiore è un soggetto semplice, ma è anche un universo di simboli complessi, di forme sofisticate e per questo irresistibile”.

Dal Simbolismo al Contemporaneo: una storia dell’arte floreale
Simbolismo, Futurismo, Realismo magico, Astrazione e le nuove forme espressive della contemporaneità sono alcuni dei movimenti attraversati dalle opere in mostra che provengono da importanti musei, istituzioni pubbliche e collezioni private come il Museo del Novecento di Milano, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo Novecento di Firenze, il Museo Morandi di Bologna, i Musei comunali di Ferrara, il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze. C’è anche un’intera sezione dedicata alla rosa: le Rose di Morandi dialogano con quelle di Funi, Oppi, Cagnaccio, Pirandello e Mafai.

La mostra è immersa nel Parco Romantico appena restaurato
La mostra è anche un’occasione per ammirare il recente restauro del Parco Romantico che circonda la Villa dei Capolavori: un gioiello paesaggistico unico in Italia, che si estende per dodici ettari e che comprende un giardino all’inglese, un giardino all’italiana e il nuovo giardino contemporaneo che cambia in simbiosi con la natura, stagione dopo stagione. Qui Luigi Magnani accoglieva i più grandi nomi della cultura del tempo – Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Giorgio Morandi, Konrad Lorenz, persino Margaret d’Inghilterra – per lunghe passeggiate all’ombra dei tassi, tra i platani e i grandi cedri del Libano. E che ora si arricchisce di centinaia di nuovi alberi, arbusti e, soprattutto, fiori.
Claudia Giraud
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Flora
L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi
- Traversetolo (PR)
- 15/03/2025–29/06/2025
Fonte: artribune.com