“Siamo particolarmente soddisfatti di apprendere che i dirigenti Ama hanno accettato di ridurre il proprio stipendio del 5 o del 10%. Pensiamo sia un atto dovuto nei confronti di quel 60% di famiglie del Lazio che ha visto peggiorare notevolmente la propria situazione economica. Ma è anche e soprattutto un atto di equità sociale, dalla quale non bisogna mai prescindere nella programmazione di un bilancio.
E rappresenta per noi anche il primo risultato concreto – anche se ancora non sufficiente – di una battaglia sulla trasparenza e la riduzione dei manager e dei loro compensi all’interno delle aziende capitoline e regionali che la Uil Lazio sta portando avanti e continuerà a combattere. E’ fondamentale che, oltre i supercompensi, si intervenga sul numero dei dirigenti. Basti pensare ad Atac, ad esempio. Con i suoi 85 dirigenti – ovvero uno ogni 130 dipendenti – l’azienda capitolina di trasporti supera di oltre il 20% la media nazionale. A quando Atac quindi? E Acea?”.
Così il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Pierpaolo Bombardieri