La ministra Giulia Bongiorno, al tavolo coi sindacati, ha dichiarato di aver fatto un ottimo lavoro nella legge di bilancio: l’ordine del giorno, quindi, era relativo proprio alla legge di bilancio.
La Uil ha espresso un giudizio positivo sul fatto che, in momenti così difficili, sia stato mantenuto l’impegno di prevedere risorse per i rinnovi contrattuali, che potrebbero far aprire le trattative, anche se non sono sufficienti per concludere i contratti 2019/2021.
I rappresentanti della UIL al tavolo, Antonio Foccillo, Nicola Turco, Michelangelo Librandi, Pino Turi e Sonia Ostrica hanno valutato positivamente il fatto di aver previsto le risorse per la perequazione. Positiva, inoltre, anche la volontà di coprire il 100 per cento il turn over, ma va previsto un piano straordinario per sopperire alle carenze del passato blocco, eliminando tutte le norme nella legge di bilancio che bloccano la possibilità di realmente poter assumere il personale necessario e le stabilizzazioni.
Devono essere, inoltre, liberate le risorse per rilanciare la contrattazione di secondo livello modificando l’art23 del165/2001.
Necessario, poi, completare i rinnovi della dirigenza e concludere le trattative delle commissioni paritetiche sul nuovo inquadramento. La Uil, infine, ha chiesto di prevedere fasi di confronto su tutte le questioni aperte che non fanno parte dell’ordine del giorno.
Abbiamo ricordato il grave ritardo accumulato dal Governo in merito all’approvazione del DPCM previsto dal comma 4 dell’art.23 del d.lgs 75/2017 – dichiara il nostro Segretario Generale UIL FPL Michelangelo Librandi, “e di procedere concretamente ad un riallineamento del trattamento economico accessorio del personale delle Province e Città Metropolitane trasferito alle Regioni ponendo fine ad una ingiusta sperequazione tra i dipendenti di quegli enti. E’ stato infine evidenziato la necessità di superare il limite del tetto di spesa per il personale oggi ancorato all’1,4% rispetto alla spesa del 2004 per effettuare un effettivo sblocco del turn over per i lavoratori in sanità”.