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Tutto sulla 21 giornata di Serie A.

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La partita chiave era Lazio Juventus. La vince Allegri. La porta a casa nel modo più complicato, ma è un successo che vale comunque tre punti e che diventano 11 se frapposti con la prima inseguitrice, il Napoli. Un vantaggio che in A non si vedeva da 12 anni alla 21^ giornata. E il trionfo è in gran parte merito suo, fautore delle due mosse tattiche che risvegliano la Juve dal torpore e ribaltano 2-1 una Lazio che esce dal campo con zero punti, nonostante un lungo dominio per almeno tre quarti di gara. Gli ingressi di Bernardeschi e João Cancelo spezzano la lancia a favore dei bianconeri, mai in grado di impensierire Strakosha fino al momentaneo pari del terzino portoghese. Juve con nessun tentativo nei primi 45 minuti, primato che vale almeno un decennio, e che – tra esperienza e cinismo – confeziona l’1-1 al primo tentativo buono. Ed è lo stesso ex Inter a procurarsi, poi, nel finale il rigore che decreta il successo finale. Il compito di finalizzare spetta al connazionale, Cristiano Ronaldo, che riscatta l’errore della scorsa settimana e mette la freccia sulla partita e sul campionato, agguantando in classifica marcatori Duvan Zapata. La squadra di Simone Inzaghi accarezza a lungo la possibilità di agganciare il quarto posto del Milan, ma l’ultimo quarto d’ora conferma il trend negativo con le big. Una prestazione eccellente che non basta a diventare la prima formazione della stagione a battere la Juve.

I due allenatori fanno i conti con una serie di assenze e propongono scelte quasi obbligate: Inzaghi non ha lo squalificato Acerbi e l’infortunato Luiz Felipe e si affida così a Wallace e Bastos accanto a Radu. Parolo agisce nell’inedito ruolo di esterno destro nel centrocampo a 5, con Correa alle spalle di Immobile. Allegri, invece, sceglie in mediana la linea Bentancur-Can-Matuidi e lancia Douglas Costa insieme a Dybala e Cristiano Ronaldo. Chiellini riposa, sostituito da Rugani. La Lazio tiene subito alta la linea di pressione e stringe nella propria metà campo gli avversari, incapaci di “varcare” il confine nei primi cinque minuti. I bianconeri non sono concentrati come al solito e concedono la prima opportunità ai padroni di casa poco prima del quarto d’ora. La difesa dimentica Wallace solo a centro area, ma il difensore colpisce con la spalla e grazia la formazione di Allegri. Correa cerca di sorprendere Szczesny dalla distanza, prima che il polacco si metta alla prova su Luis Alberto e Parolo e vinca entrambi i rispettivi duelli. Dall’altra parte Strakosha dorme sonni tranquilli, CR7 non si vede praticamente mai e Dybala fatica ad accendere la luce. Come se non bastasse la Juve perde Bonucci che, dopo aver stretto i denti per mezz’ora, lascia il posto a Chiellini per un infortunio alla caviglia. Il cambio disorienta i bianconeri e lasciano spazio a Immobile per il primo guizzo della sua partita. L’attaccante di origini napoletane anticipa in allungo il portiere e lo scavalca, con Rugani che recupera sul suo precedente errore e allontana la sfera a circa un metro dalla porta.

La Juve esce con un atteggiamento diverso dagli spogliatoi, ma va ancora vicina ad incassare il gol dello svantaggio, con il sinistro di Luis Alberto che sibila il palo. I biancocelesti insistono e, a ridosso dell’ora di gioco, trovano il meritato 1-0: sul cross da corner Emre Can colpisce di testa nella direzione sbagliata e beffa Szczesny. La Lazio ha subito l’opportunità di raddoppiare con Immobile che, però, apre troppo col destro e non inquadra lo specchio. Ci pensano poi Luis Alberto e Milinkovic-Savic a mettere i brividi ad Allegri che ricorre agli ultimi due cambi: Bernardeschi e Cancelo, utilizzato in posizione avanzata. Ed è proprio dalla splendida accelerazione dell’ex viola che nasce il gol dell’1-1. L’esterno azzurro lascia sul posto Bastos e appoggia dietro per l’accorrente Dybala. Strakosha respinge il mancino della Joya, ma non può nulla sulla ribattuta del portoghese che piazza la palla nell’angolo opposto. Cancelo è scatenato e su un’altra percussione in area viene trattenuto fallosamente da Lulic. Dagli 11 metri si presenta Ronaldo che, memore dell’errore contro il Chievo, sceglie la conclusione forte e centrale e porta avanti i suoi. I bianconeri resistono all’assalto finale e mettono le mani sulla 19^ vittoria in campionato. Come successo l’anno scorso, anche questa volta la vittoria in extremis all’Olimpico può rappresentare il crocevia fondamentale dello Scudetto.

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