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Trattamenti pensionistici e beneficiari

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anziana_maltrattamentiIQ.13/11/2013 – Nel 2011 la spesa per prestazioni pensionistiche è stata di 265.976 milioni di euro. A livello regionale l’incidenza sul Pil ha raggiunto il valore massimo in Liguria (21,25%) e il minimo (11,47%) nella provincia autonoma di Bolzano.

La spesa pensionistica procapite ha raggiunto il valore massimo, pari a 6.006 euro, in Liguria, mentre il valore minimo, pari a 3.211 euro, si registra in Campania (anche a causa della diversa struttura per età della popolazione).

La quota di spesa più elevata (30,1%) è stata erogata nel Nord-ovest, mentre valori prossimi al 20% si sono registrati nel Sud (18,6%), nel Centro (21,4%) e nel Nord-est (20,3%). Il 9,1% è stato corrisposto ai pensionati delle Isole e il rimanente 0,6% a quelli residenti all’estero.

Rispetto al 2010 la spesa pensionistica totale è aumentata del 2,9%. L’incremento è stato più elevato nelle Isole (3,7%) mentre in sensibile controtendenza è il dato per l’Estero (-4%).

I pensionati del Lazio percepiscono il reddito pensionistico mediamente più elevato (18.885 euro), superiore del 40% a quello dei pensionati della Basilicata (13.486 euro), il più basso tra le regioni italiane.

Oltre la metà dei pensionati delle Isole (52,7%) percepisce un reddito pensionistico mensile inferiore ai 1.000 euro; mentre il 20,4% dei pensionati del Nord-ovest beneficiano di pensioni con importi superiori ai 2.000 euro. Tale evidenza è associata anche alla diversa incidenza delle tipologie pensionistiche sul territorio.

Nel Nord-ovest, infatti, le pensioni di vecchiaia assorbono il 59,8% della spesa totale, mentre quelle assistenziali solo il 12,9%. Una situazione inversa si rileva nelle Isole, dove l’incidenza sulla spesa è del 27,4% per le pensioni assistenziali e del 39,6% per quelle di vecchiaia.

In Calabria si rileva il valore più elevato del rapporto tra pensionati e occupati: 88,1 pensionati ogni 100 occupati. Il valore più basso si osserva in Trentino Alto Adige, con 57,1 pensionati ogni 100 occupati.

Nelle regioni del Nord-ovest l’incidenza delle pensioni destinate a ex lavoratori del comparto pubblico è del 9,5%; valori più elevati si osservano nelle altre ripartizioni con il massimo (14,7%) nelle Isole.

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