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Siria: giunti in Turchia nuovi aiuti italiani.

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Di Paolo Dominici

IQ. 28/12/2012 – “L’emergenza inverno rende ancora più indispensabile l’impegno umanitario senza sosta da parte della comunità internazionale e l’Italia intende fare la sua parte”.

Così il Ministro degli Esteri Giulio Terzi commenta l’arrivo, ieri mattina in Turchia nei pressi del confine siriano, di una nuova spedizione umanitaria della Cooperazione Italiana destinata alle vittime del conflitto siriano. I container, inviati dal Deposito Umanitario di Brindisi, trasportano un ambulatorio da campo, finanziato con fondi della Direzione Politica della Farnesina, che sarà collocato nella zona di sicurezza al confine turco-siriano per le cure di primo soccorso agli sfollati siriani lì presenti, e 40 tonnellate di beni umanitari – tra cui generatori, combustibile, kit sanitari – oltre a tre ambulanze donate dall’ASLI (Associazione Liberi Siriani in Italia).

I beni verranno presi in consegna alla frontiera turco-siriana dalla Coalizione riconosciuta recentemente quale unico legittimo rappresentante del Popolo siriano e contribuiranno ad alleviare le sofferenze delle migliaia di profughi assiepati nelle zone liberate al confine con la Turchia.

40.000 vittime, 1,2 milioni di sfollati interni

La tragedia che si sta costantemente aggravando colpisce ormai oltre 2,5 milioni di Siriani e ha causato sino ad ora circa 40.000 vittime, 1,2 milioni di sfollati interni e oltre 500.000 rifugiati nei Paesi vicini. La stagione invernale contribuisce ad aumentare le difficoltà, in particolare delle fasce più deboli della popolazione come donne e bambini, e pertanto l’intervento italiano è volto principalmente al loro sostegno.

Programmi di assistenza Cooperazione italiana

La Cooperazione italiana ha anche avviato un programma di assistenza da realizzare direttamente a Damasco – grazie all’intervento della Mezzaluna Rossa siriana (Syrian Arab Red Crescent, SARC), unica organizzazione legittimata ed in grado di operare in Siria – distribuendo latte in polvere ai neonati ed ai bambini fino ad un anno di età. La distribuzione avverrà sotto stretto controllo medico-pediatrico, al fine di evitare che i piccoli possano essere colpiti da infezioni dovute alla cattiva qualità dell’acqua distribuita in città.

Nei giorni immediatamente successivi, la Cooperazione italiana metterà a disposizione della popolazione rifugiata nelle aree liberate, tre container di beni alimentari, tra cui pasta, riso, farina, olio vegetale, alla cui raccolta ha contributo l’Associazione Siriani Liberi in Italia.

Infine, verranno acquistati con fondi della Cooperazione (circa 250 mila Euro) container abitativi predisposti per l’inverno che verranno donati ai profughi siriani rifugiati nel campo di Zaatari in Giordania.

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