Fumata bianca sugli emendamenti al decretone. Al termine della riunione a palazzo Chigi con il presidente Giuseppe Conte cui hanno partecipato anche Luigi Di Maio, Giancarlo Giorgetti, Riccardo Fraccaro, Laura Castelli, Claudio Durigon e Massimo Garavaglia, secondo fonti Lega e M5s, è arrivata l’intesa sugli emendamenti. In particolare, sul reddito, esclusi dalle misure chi ha cambiato residenza dopo il 1 settembre 2018 (ci saranno scrupolosi controlli dei vigili urbani). Per chi rilascia errate o false dichiarazioni, scatta l’esclusione per 5 anni dall’accesso al reddito.
Servizi sociali da svolgere per chi accede alle misure: con l’accordo del Comune e del beneficiario del reddito si può passare da 8 a 16 ore. «C’è accordo su tutto – ha commentato il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, lasciando Palazzo Chigi al termine del vertice di governo – una parte degli emendamenti del governo andrà alla Camera e una parte al Senato». Quanto alle risorse per i disabili, Durigon ha spiegato: «C’è tutto».