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Quale energia? Il confronto Francia-Italia all’incontro di gemellaggio

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BraccianoIQ. 25/04/2013 – Bracciano e Chatenay Malabry, dopo gli scambi culturali il faccia a faccia sui risparmi energetici, ma anche sulle strategie nazionali. L’assessore Lucci: “il Patto dei Sindaci trait d’union tra le due cittadine”

Se l’efficienza energetica è il minimo comun denominatore tra le città gemelle di Bracciano e Chatenay Malabry, tra Italia e Francia sul piano della Politica Energetica Nazionale le direzioni sono ben diverse.

E’ quanto è emerso con chiarezza nel corso della conferenza “Quale energia? Problemi, prospettive. Francia e Italia a confronto” che si è tenuto il 13 aprile a Bracciano, primo incontro sul tema inserito nei rapporti di gemellaggio tra la cittadina lacustre e la cittadina a poca distanza da Parigi.

Entrambe le amministrazioni perseguono da tempo politiche di riduzione dei consumi. Al riguardo l’assessore alle Politiche Ambientale Paola Lucci ha ricordato nella sua relazione gli interventi in atto nell’ambito del Patto dei Sindaci per la riduzione dei consumi dei gas ad effetto serra.

“Per avere una diminuzione delle emissioni del 20 per cento Braccano – ha detto l’assessore alle Politiche Ambientali Paola Lucci – dovrà passare dalle 4,57 tonnellate pro capite di CO2 del 2004 alle 3,66 tonnellate di CO2 nel 2020 anche mediante interventi di risparmio energetico. Tra gli interventi già effettuati ci sono gli impianti di pubblica illuminazione a led in via Isonzo e in un tratto di via Braccianese, l’ammodernamento degli impianti di riscaldamento degli stabili comunali – dalle scuole materne al centro anziani – oltre agli uffici del municipio. Effettuata anche la sostituzione delle luci votive con apparecchi a led con un risparmio di energia di 29mila circa kilowattora. Da sottolineare – ha detto Lucci – anche l’avvio della raccolta differenziata porta a porta con un progressivo aumento di rifiuti avviati al recupero”.

Analogamente l’esponente francese, Bernard Portier, ha portato all’attenzione della platea gli interventi in corso nella cittadina di Chatenay Malabry. Una lunga lista che va da 500mila euro di investimenti fatti nel 2010, per l’installazione di caldaie a condensazione in una scuola, in una biblioteca e in un asilo nido, per la coibentazione della rete di calore e l’installazione di un sistema di ventilazione a doppio flusso in una scuola, unitamente a installazione di finestre a doppi vetri ancora in una scuola e la regolazione del riscaldamento in una palestra fino ad interventi nella pubblica illuminazione tra i quali la sostituzione di 2.800 lampade con più efficiente lampade a vapore di sodio nella pubblica illuminazione. Inoltre i cittadini d’oltralpe sono intervenuti sull’efficienza energetica degli edifici comunali, hanno istituito un ufficio “Energia ed Habitat” per consulenze sul risparmio energetico, hanno concesso sovvenzioni per realizzare scaldabagni a energia solare e generatori fotovoltaici.

Sul piano delle politiche energetiche nazionali le strade tuttavia divergono. Bertrand Barrè del Consiglio Scientifico Euratom, grafici alla mano, ha sottolineato come la Francia tragga la maggiore percentuale della sua energia dal nucleare con ben 58 reattori in tutto il territorio. Ha tuttavia aggiunto che stanno crescendo anche le energie rinnovabili. I due esperti Enea intervenuti, Nicolas Andrea Calabrese dell’Unità Tecnologie Avanzate per l’Energia e l’Industria e Vito Pignatelli dell’Unità Fonti Rinnovabili e Biomasse hanno portato all’attenzione dell’uditorio esperienze di ricerca nell’ambito delle rinnovabili. Il primo in particolare ha illustrato il funzionamento dei sistemi energetici ad alto risparmio della nuova Scuola delle Energie della Casaccia mentre il secondo ha fornito chiarimenti in merito agli impianti a biomassa alimentati da residui di materie prime che non vanno in concorrenza con le produzioni alimentari e che non prevedono consumo di suolo. Diverse realtà a confronto per capire e conoscere, proprio secondo lo spirito di gemellaggio per essere ogni giorno di più cittadini d’Europa.

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