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Perizia anticrolli – regolamento edilizio Comune di Milano

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Perizia anticrolli – regolamento edilizio Comune di Milano – Libero del 30 Novembre 2016

LIBERO del 30 novembre 2016

I vincoli del regolamento edilizio di Palazzo Marino

Perizia anti-crolli obbligatoria Conto da 10mila euro a edificio

Il Comune di Milano ha deciso di rendere obbligatorio il certificato di idoneità statica dei fabbricati più vecchi: 26 mila edifici privati e mille comunali che hannopiù di 50 anni d’età che, inmolti casi, non sono mai stati revisionati a fondo, per verificare che la costruzione dell’epoca ole successive modifiche siano ancora in regola e sicure.

Milano è la prima città italiana a prevedereuna verifica di questo genere.

ANDREA E. CAPPELLI

I vincoli del regolamento edilizio di Palazzo MarinoPerizia anticrolli
Conto da 10mila europer ciascun palazzoCollaudi statici su 26mila edifici costruiti da oltre 50 anni
Il Comune: garantire la sicurezza. Critiche da Assoedilizia

ANDREA E. CAPPELLI

Un piano per la tutela emessa in sicurezza degli edifici storici di Milano. E’ quanto previsto dall’amministrazione
comunale (coadiuvata dall’Ordine degli Ingegneri di Milano) che nei prossimi anni verificherà lo stato dei fabbricali ultimati da oltre 50 anni o che raggiungeranno il mezzosecolo entro il 2019 al finedi rilasciare il Certificato di
idoneità statica (Cis), reso obbligatorio dal nuovo regolamento edilizio. Entro il 2024 toccherà anche ai palazzi collaudati da più di 50 anni.
Prima sarà fatta un’analisiqualitativa della struttura e, nel caso non presentasse condizioni critiche per la sicurezza degli inquilini, si procederàcon l’emissione del Cis. In caso contrario, verranno approntate opere di consolidamento
necessarie alla sua conservazione.

Durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi ieri a Palazzo Marino l’assessore all’urbanistica Pierfrancesco Maran
ha annunciato che saranno circa 26mila gli edifici privati sottoposti alle verifiche, contro i mille di proprietà comunale.

«Si tratta di una misura importante, volta a preservare il patrimonio edilizio esistente e a garantire l’agibilità e sicurezza degli stessi», ha precisato l’assessore. Al momento è impossibile sapere a quanto ammonterà il costo delle operazioni: una stima è stata effettuata da Achille Colombo Clerici (presidente Assoedilizia), critico nei confronti dell’iniziativa: «In linea di
massima, se i collaudi venissero fatti in maniera rigorosa, con prove di carico sugli edifici, è ipotizzabile un costo di
10mila euro a palazzo (il che si tradurrebbe in 260milioni per il privato e 10 milioni per il pubblico) ma un calcolo preciso
ora è impossibile. Noi questa norma l’abbiamo impugnata davanti al Tar», puntualizza Colombo Clerici, «perché è un’attività imposta dal pubblico al privato che andrebbe regolamentata per legge: non esiste precedente in Italia per una cosa di questo
tipo».

La stima di Assoediliza comporterebbe una spesa di circa 830 euro a famiglia circa. Tra i dati positivi potrebbe esserci. l’ottenimento della detrazione fiscale per le spese del Cis, strumento che andrebbe a rinforzare l’impatto e i risultati di eco e sisma bonus: non vi è però nulla di certo; la misura è stata inserita nella Legge di Bilancio, ragion per cui dovremo attendere la sua approvazione. «Milano è la prima città d’Italia a introdurre tale provvedimento, il che la pone all’avanguardia sulla strada della riqualificazione urbana e della sicurezza», ha affermato il deputato Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente alla Camera. A trame giovamento sarebbe anche il progetto Casa Italia (nel 2016 son previsti investimenti per 29,2
miliardi e 436mila occupati tra diretti e indotto): «Casa Italia vuole introdurre nel Paese una cultura della prevenzione, affinché si investa sulla sicurezza del patrimonio costruito»,ha spiegato il prof Alessandro Balducci del Politecnico di Milano (ex assessore all’Urbanistica). «Come dice Renzo Piano, non si può continuare a passare di emergenza in emergenza, ci vuole
un investimento pluridecennale per salvaguardare il prezioso patrimonio storico e paesaggistico che possediamo.
L’iniziativa del Comune di Milano va in questa direzione ed è quindi un esempio che speriamo possa essere imitato da
molti altri comuni».
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Il Presidente Assoedilizia Clerici
Il Presidente Assoedilizia Clerici

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