Il ministero dell’Interno e l’Agenzia nazionale dei beni confiscati si costituiscono nel processo contro l’associazione criminale accusata di danneggiamenti ai terreni affidati alla cooperativa calabrese Valle del Marro
Ministero dell’Interno ed Agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità si schierano al fianco della cooperativa Valle del Marro, con la costituzione di parte civile nel processo contro il clan Mammoliti.
Il boss Saverio Mammoliti ed altri esponenti della ‘famiglia’ sono accusati di tentata estorsione e danneggiamenti ai terreni sottratti alla ‘ndrangheta e affidati alla cooperativa, nata in Calabria dalla collaborazione tra la diocesi di Oppido-Palmi e Libera.
«Alla prima udienza – ha sottolineato il viceministro Bubbico – il governo non era presente. L’assenza delle istituzioni a fianco di giovani che si impegnano e combattono per l’affermazione della legalità, non è accettabile. Avevamo promesso ai lavoratori della cooperativa che non li avremmo lasciati soli e quella di oggi è una prima risposta concreta».
«Questa mattina – conclude Bubbico – lo Stato è insieme ai giovani della cooperativa minacciata, ma il compito delle istituzioni è di dimostrare ogni giorno che nessun cittadino deve essere lasciato da solo nella battaglia contro il crimine e per la legalità».