L’Italia in chiara difficoltà in politica estera, mostra chiaramente la sua debolezza ormai sotto gli occhi dell’Europa e del mondo. Alla luce di questo Conte prova a risvegliarsi da un letargo a nostro avviso voluto e cercato. Nel pomeriggio, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte riceverà a Palazzo Chigi il premier del governo di Tripoli – l’unico riconosciuto dalla comunità internazionale – Fayez al-Sarraj. Un incontro che avrebbe già dovuto svolgersi due giorni fa ma che era saltato all’ultimo minuto per volere dello stesso Sarraj, seccato per l’accoglienza riservata al suo rivale Haftar. Irritazione che ora sembra essere rientrata del tutto: in un primo momento si era parlato di una visita del suo ministro dell’Interno del governo di accordo nazionale libico per lunedì. Poi è stato lo stesso Sarraj a rompere gli indugi e decidere di prendere un volo per Roma.
L’Italia insomma continua a tessere la sua tela per ritagliarsi un ruolo di facilitatore della pace nel Paese nordafricano. Dopo il colloquio con Sarraj, Conte ha in preparazione una visita in Turchia da Erdogan, lunedì mattina. Nel pomeriggio dello stesso giorno è previsto poi uno spostamento al Cairo per vedere il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Una fitta agenda di colloqui alla ricerca del bandolo nella matassa libica.