Gli attacchi alle raffinerie petrolifere dell’Arabia saudita sono “indiscutibilmente” di marca iraniana e sono arrivati da “nord”. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa saudita, Turki al-Maliki, nel corso di un incontro, mostrando alla stampa i rottami dei droni usati nei raid che hanno messo temporaneamente in ginocchio la produzione saudita di greggio. I militari sauditi hanno mostrato un missile Cruise e droni degli attacchi agli impianti petroliferi rivendicati dai ribelli yemeniti Houthi.
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