Nonostante l’impegno costante e, come sempre, serio dei Sindacati al fine di evitare risvolti negativi per i dipendenti del Gruppo Garofalo, dai vertici dello stesso continuano ad arrivare segnali poco incoraggianti. Il suddetto Gruppo, infatti, proprietario di European Hospital, Città di Roma e Aurelia Hospital, strutture accreditate col Servizio Sanitario Regionale, appare sempre più determinato a licenziare ben 160 persone, non ascoltando nemmeno la Regione Lazio, che in questo caso specifico ha dato la propria disponibilità per salvaguardare questi posti di lavoro.
A prescindere da ogni difficoltà, il piano proposto da UIL FPL, FP CGIL e CISL FP avrebbe di sicuro risollevato la situazione evitando, di conseguenza, i licenziamenti ed è proprio in virtù di ciò che riteniamo incomprensibile la decisione del Gruppo di non prendere nemmeno in considerazione le nostre proposte. Proprio contro questo atteggiamento, quindi, nella giornata di ieri, in concomitanza con un importante appuntamento tenutosi in Regione, i lavoratori si sono riuniti in assemblee spontanee presso tutte le strutture del Gruppo Garofalo, bloccandone di fatto le attività.
Questo gesto è un chiaro segno di opposizione nei confronti dei licenziamenti previsti dai vertici del Gruppo, un segnale volto a far capire a tutti che i lavoratori rappresentano il fulcro dei servizi offerti ai cittadini dalle strutture appartenenti al Gruppo. Tutto questo rappresenta solo l’inizio per quanto ci riguarda visto che, come riporta una nota unitaria pubblicata nella giornata di ieri, “senza il ritiro dei licenziamenti annunciati la lotta dei lavoratori del Gruppo proseguirà ad oltranza”.
(Fonte: Uil Fpl Roma e Lazio)