Per Poletti «è prevedibile che i contratti a progetto e i co.co.co. vadano via». Cambiamenti in vista anche per le partite Iva che «vanno cambiate, non tolte». Il ministro spiega che «andrà ridefinito il perimetro di queste posizioni» dentro il Jobs Act. «Costruiremo un nuovo quadro con contratto a tempo indeterminato e a tutele crescenti e dentro quel contratto andranno assorbite le varie forme contrattuali che oggi ci sono».
“Il posto fisso è in estinzione e a breve potrebbe diventare un reperto archeologico” ha affermato Poletti. Ed ancora: “ma stando così le cose, l’articolo 18 scomparirà in modo automatico. Solo il 17% dei contratti è a tempo indeterminato e se andiamo avanti così il problema dell’articolo 18 si risolve da solo (se rappresenta solo il 17% perchè il Governo ha tutta questa ansia di abolirlo?? n.d.r.) ».
Ai dissidenti del Pd che criticano l’ipotesi di un ricorso alla fiducia anche a Montecitorio, il ministro ricorda che il governo non intende perdere tempo se c’è il rischio di un rimpallo della riforma tra i due rami del Parlamento e si aspetta che l’iter alla Camera permetta «di chiudere urgentemente». In caso contrario «è normale per il governo pensare alla fiducia».