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Gallarate. Evaso pericoloso detenuto dopo conflitto a fuoco.

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Un pericoloso detenuto evaso, il fratello dell’uomo ucciso in un conflitto a fuoco con gli agenti di polizia davanti al Tribunale di Gallarate, in provincia di Varese. È drammatico il bilancio del blitz di un commando composto da quattro uomini per liberare il 32enne Domenico Cutrì, che stava scontando una condanna all’ergastolo. L’uomo il 16 giugno 2006, a soli 24 anni, fece uccidere un rivale in amore, il polacco Luchasz Kobrzeniecki, freddato a colpi di pistola la sera del 16 giugno 2006 a Trecate, in provincia di Novara. Il film dello spettacolare assalto è andato in scena nel primo pomeriggio di ieri, attorno alle 15, sotto gli occhi di diversi testimoni che hanno assistito a una scena da far west. Protagonisti quattro uomini che hanno pianificato l’evasione di Domenico Cutrì, proveniente da una famiglia di origini calabresi che si era trasferita in provincia di Milano negli anni ’60, trasferito nei giorni scorsi nel carcere di Busto Arsizio in vista dell’udienza.

I malviventi si aspettavano di non incontrare resistenza, ma gli agenti hanno estratto le pistole. C’è stata una sparatoria, durante la quale sono stati esplosi una trentina di colpi. Un proiettile sparato da un poliziotto ha raggiunto uno degli assalitori, il fratello del detenuto, Antonino Cutrì, che poi è morto per la gravità delle ferite riportate, circa un’ora dopo, al termine di una disperata corsa dei suoi compagni per cercare di salvarlo, all’ospedale di Magenta. L’ergastolano quindi è fuggito insieme ai complici, che hanno caricato su una Citroen C3 nera anche il fratello ferito, 30 anni, alle spalle precedenti per armi e droga. Due agenti, rimasti contusi, sono stati soccorsi dal personale del 118, portati all’ospedale di Gallarate per accertamenti e in serata dimessi. Vicino al Tribunale, poco dopo, la polizia ha trovato una seconda auto utilizzata dai banditi, con a bordo armi d’assalto. A questo punto la fuga dei malviventi, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, è proseguita verso Cuggiono, il paese in provincia di Milano dove vive la madre dei fratelli Cutrì. Caricata la donna in auto la folle corsa è ripresa verso l’ospedale di Magenta dove il ferito e la madre sono stati scaricati dai banditi in fuga. Ma per Antonino non c’era più nulla da fare ed è morto poco prima della 16. La madre nel frattempo è stata sentita dagli investigatori.

(Fonte Quotidiano.net)

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