L’amministrazione chiede alla Corte Suprema di legalizzare la possibilità di licenziarli solo per il fatto di essere, appunto, transgender. E questo perché il Civil Rights Act, la legge Usa sui diritti civili, non li tutela: la legge, varata nel 1964, infatti vieta la discriminazione sul posto di lavoro in base al “sesso biologico” e non a quello che si vuole acquisire.
Se la linea dell’amministrazione passasse si tratterebbe di un nuovo pesante schiaffo contro la comunità LGBTQ. Le polemiche per la discesa in campo di Trump sono immediate, con le varie organizzazioni a tutela dei diritti dei gay che parlano di scandalo e passo indietro. “Il principio di uguaglianza è semplice e ovvio. E’ una disgrazia che il governo cerchi di limitare le norme anti-discriminazione” afferma Chris Geidner, di Justice Collaborative.