Servizi di elevata qualità professionale rivolti a pazienti con patologie croniche e degenerative nell’ambito della riabilitazione cardiologica, respiratoria e neuromotoria, divenuta negli ultimi anni punto di riferimento nella sanità del Lazio.
Si tratta della Salus Infirmorum, una struttura con oltre cinquant’anni di attività, nella zona nord della Capitale, a Ottavia. “Una vera perla per l’intero sistema sanitario regionale e non solo – commenta il segretario regionale della Uil di Roma e del Lazio, Paolo Dominici – una struttura d’eccellenza che oggi rischia di naufragare tra le onde di difficoltà amministrative, economiche, organizzative e gestionali”.
La UIL del Lazio e la UIL FPL, oltre a denunciare le difficoltà dei lavoratori stressati da carenze organiche e deficit organizzativi gravi che hanno prodotto un ritardo biblico nel pagamento degli stipendi mensili, manifestano forte preoccupazione per il futuro della struttura, che ad oggi sembra non essere in grado di sopravvivere senza l’affiliazione al San Filippo Neri e ai soldi della ASL RM1.
“La UIL confederale e la UIL FPL chiedono che, in attesa dell’accreditamento definitivo, la situazione della struttura venga esaminata attentamente dagli Istituti competenti (ASL RM1, Regione Lazio, etc.) affinché possano essere scongiurate situazioni quale quelle del Cristo Re e del Fatebenefratelli Isola, situazioni dove chi ha pagato e sta pagando il risanamento sono i lavoratori, gli utenti i cittadini ed i contribuenti. Chiediamo quindi che si possa aprire al più presto un tavolo per discutere concretamente non su ipotesi di investimenti inverosimili e, ad oggi, irrealizzabili, ma su basi serie e certificate. Fino ad allora lo stato di agitazione del personale continuerà”.
